Sanità, Monti: «Tagli statali per 2 miliardi a Regione Lombardia»

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MILANO – «Quanto emerge dal Def del governo uscente delinea un quadro preoccupante, che non possiamo né ignorare né subire passivamente». Lo afferma il presidente della Commissione Sanità e Politiche sociali di Regione Lombardia, il leghista Emanuele Monti, commentando i numeri contenuti nel Documento di economia e finanza dell’esecutivo Gentiloni. A rischio, dice, c’è l’intero sistema socio-sanitario lombardo, già in difficoltà come testimoniato dal Pd mettendo in luce le carenze degli ospedali di Busto Arsizio e Gallarate.

Non staremo zitti

Emanuele monti«Se chi ha mal governato il Paese fino ad oggi – prosegue Monti (nella foto)– pensa che Regione Lombardia se ne starà zitta a subire l’ennesimo furto ai danni dei lombardi si sbaglia di grosso. Nelle intenzioni del governo Gentiloni c’è un taglio monstre di oltre 2 miliardi di euro».  Così ripartito: 479 milioni in meno di contributi previsti per la Finanziaria, 1,5 miliardi di riduzione del Fondo sanitario nazionale e altri 112 milioni come quota destinata al pareggio di bilancio. «Lo voglio dire chiaramente: siamo alla follia. Da anni Regione Lombardia subisce tagli indiscriminati e solo la buona amministrazione del centrodestra e della Lega è riuscita a far quadrare i conti, evitando un calo della qualità del servizio sanitario offerto, seppur con molte difficoltà. Adesso sembrerebbe in arrivo una nuova super mazzata, i cui effetti andranno a gravare sulle spalle dei lombardi».

Il colpo di coda del Pd

Secondo Monti, si tratta dell’ultimo regalino del centrosinistra. «Occorre invertire subito la tendenza e questo sarà possibile solo se i signori del governo Pd se ne andranno rapidamente a casa, come sancito dalle elezioni del 4 di marzo. Sono stati fatti abbastanza danni e non accetteremo un ultimo colpo di coda che metta a rischio il sistema socio-sanitario lombardo».

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