Scintille al Castello di Fagnano: Moltrasi cala le dimissioni e FdI fa gruppo a sè

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FAGNANO OLONA – La crisi al Castello non si risolve. Semmai si complica e sulla scrivania del sindaco Elena Catelli arrivano due novità non da poco e che potrebbero davvero segnare il futuro dell’amministrazione di Più Fagnano. Ovvero: le dimissioni dell’assessore ai Lavori pubblici di Forza Italia Gabriele Moltrasi e l’annuncio della nascita, in seno alla lista che ha vinto le elezioni, del gruppo di Fratelli d’Italia. Passaggio questo che darà alla squadra di governo (almeno così dovrebbe essere) due capigruppo. Ma andiamo con ordine nel raccontare la serata delle novità che si è consumata ieri, giovedì 14 maggio.

Carte finalmente scoperte

Dopo l’incontro (qualcuno dice lo scontro) dei giorni scorsi al Castello le anime, differenti e distanti, che compongono Più Fagnano hanno fissato una seconda riunione dove mettere capire se e quali margini ci fossero per rimettere insieme i cocci. L’appuntamento si è tenuto ieri sera, ma chi ha partecipato al tavolo è arrivato con già le strategie in tasca. E se le dimissioni di Gabriele Moltrasi erano più o meno nell’aria, la nascita del gruppo di Fratelli d’Italia è stata la mossa che ha sorpreso (quasi) tutti. Perfino il capogruppo Fabio Beltemacchi (tessera leghista in tasca), il quale davanti alla notizia annunciata da Federico Fasolino si è posto qualche interrogativo sul senso del suo ruolo a quel punto.

Da chi prendono le distanze i Fratelli?

E’ questo l’interrogativo politico che resta sul tavolo e al quale nessuno ha dato al momento risposta. Logica vuole, per come sono andate le cose, che gli esponenti del partito di Giorgia Meloni volessero marcare la distanza da Forza Italia. Di fatto però questo distinguo, tra l’altro già emerso più volte in consiglio al momento delle dichiarazioni di voto, mette nero su bianco che Più Fagnano è definitivamente spaccata. Dettagli direbbe qualcuno. Mentre qualcun altro potrebbe asserire che “questa è la prova inconfutabile che andare avanti significherebbe diluire in un tempo indefinito l’agonia di questa amministrazione”. Infine resta da chiarire, e questo lo si potrà vedere solo in consiglio, cosa accadrà con il doppio capogruppo e se il nuovo assetto verrà digerito o rimarrà sullo stomaco di Più Fagnano.

Senza più indugi

Forza Italia invece rompe gli indugi, mettendo sul piatto un aut aut, davanti al quale Elena Catelli dovrà prendere una decisione. E lo fa con un comunicato nel quale annuncia le dimissioni del proprio assessore, lasciando però aperto uno spiraglio sul proseguo dell’amministrazione.

A un anno dall’insediamento, quest’amministrazione stenta a trovare un assetto in grado di farle esprimere le proprie potenzialità in termini di competenza e dedizione al servizio della cittadinanza. Nella riunione di ieri il gruppo FI ha portato le proprie proposte al Sindaco e ai colleghi di maggioranza, prendendo atto della situazione non più sostenibile, evidenziata anche dalle recenti prese di posizione di alcuni esponenti di FdL e Lega.
Abbiamo ribadito che il nostro solo obiettivo è dare a Fagnano un’amministrazione che possa, ancor più in questo momento delicato, essere di supporto ai cittadini.

Qualora non ci fosse la volontà di una ripartenza generale, ci sentiremo liberi di non considerarci più parte integrante della maggioranza.

L’assessore Moltrasi intende di conseguenza rimettere le deleghe al Sindaco, confidando che nell’auspicata eventualità di un riassetto non si ripeteranno gli errori che hanno portato a questa situazione.

Tolgo il disturbo

E’ chiaro, Gabriele Moltrasi, spesso lasciato al vento a prendere schiaffi a destra e a manca per il suo (e non solo il suo) operato, ha deciso di togliere il disturbo (a una parte di maggioranza) e di dire stop. In pieno accordo e sostegno di tutto il partito. La consegna delle deleghe nelle mani del sindaco hanno un solo significato, ovvero: “Se il problema è l’assessore di Forza Italia, Moltrasi fa un passo indietro. Togliendo così ogni alibi o freno a quel rimpasto annunciato da mesi e mai fatto. Ora però chi deve decidere (cioè il sindaco) lo faccia in fretta. In un senso e rispettando gli accordi pre elettorali o nell’altro”. Cioè in sintesi estrema: fuori i nomi per cambiare la giunta tenendo in considerazione (2 assessori) Forza Italia o gli azzurri “salutano” la compagnia. 

E dal provinciale che dicono?

Lo spinoso caso politico di Fagnano è sul tavolo del centrodestra provinciale. Ma ad occuparsene non sono più i referenti degli enti locali, ma direttamente i vertici dei partiti di coalizione. In casa Lega Matteo Bianchi osserva, (per ora) non parla, ma è pronto a usare se proprio fosse necessario “la mannaia”. C’è da capire come il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Andrea Pellicini abbia preso (ma anche se fosse al corrente) della nascita del gruppo dei meloniani in seno alla maggioranza.

Chi esce allo scoperto è Giuseppe Taldone di Forza Italia, il quale ribadisce i concetti che gli azzurri fagnanesi hanno più volte spiattellato in faccia ai compagni di avventura: «A Fagnano abbiamo quattro consiglieri, un assessore (anche se dimissionario ndr), il presidente del consiglio e un coordinatore che ha la nostra piena fiducia. Il nostro partito ha tutta la volontà di andare avanti con l’esperienza amministrativa, ma credo che dopo un anno piuttosto difficile sia anche arrivato il momento di riconoscere il peso e il contributo dato per la vittoria di Forza Italia. Come? Rispettando gli accordi presi in fase pre elettorale. E questo lo deve fare il primo cittadino, il quale deve essere sindaco di tutti e non solo di una parte. Insomma Elena Catelli metta da parte le questioni personali, che nulla hanno a che vedere con l’amministrare, se lo ritiene, parli apertamente con il nostro coordinatore locale e, insieme a tutti gli altri, inizi a fare ciò che è davvero necessario: amministrare».

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