Scuole fulcro dell’inclusione sociale per lo sviluppo urbano sostenibile di Legnano

legnano scuola sviluppo urbano

LEGNANO – Nel giorno della riapertura di alcune scuole, mercoledì 7 aprile, il Comune di Legnano presenta “La Scuola si fa città-Paesaggi della comunicazione e sensorialità inclusiva attorno alle scuole”, la proposta con cui partecipa alla manifestazione d’interesse regionale per la selezione di strategie di sviluppo urbano sostenibile che veicolerà i fondi strutturali e di investimento europei 2021-2027. Legnano fa parte dei 19 Comuni lombardi candidabili alla manifestazione d’interesse, ovvero le città capoluogo di provincia e quelle con più di 50.000 abitanti. La dimensione economico-finanziaria complessiva della strategia e delle relative proposte di intervento e azione ha un importo di finanziamento di 15 milioni di euro: 80.000 euro è la quota di cofinanziamento del Comune.

L’obiettivo del percorso avviato con la manifestazione di interesse è la selezione, implementazione e successiva attuazione di strategie di rigenerazione sostenibile di alcune aree urbane che, facendo leva sulla dimensione dell’abitare, della scuola e della qualità dei servizi sociosanitari, puntino ad aumentare l’inclusione sociale degli abitanti più fragili, riducendo le disuguaglianze materiali e immateriali.

Pavan: «Rigenerazione non solo materiale»

«È una strategia – riassume il sindaco, Lorenzo Radice – che riflette la nostra visione di città: sociale, inclusiva, che lavora sugli spazi esistenti per creare relazioni contro la solitudine e che, per facilitarle, vuole sperimentare l’approccio sensoriale. Una visione che mette al centro la scuola e i suoi ambienti esterni, con gli studenti e le famiglie, e ne fa un motore per creare connessioni con il resto della città. Le aree verdi, gli spazi pubblici e le strutture sociali del territorio si mettono in collegamento tra loro e con le scuole per migliorare la qualità della vita delle persone e l’ambiente».

Per Anna Pavan, assessore al Benessere e sicurezza sociale, «la rigenerazione a Legnano deve essere rigenerazione nell’accezione più completa del termine e deve investire, accanto all’aspetto urbanistico, il tessuto sociale. In questo senso intendiamo la rigenerazione come aiuto ai soggetti fragili finalizzato a permettere il superamento delle diseguaglianze, quindi all’integrazione. In questo momento, complice la pandemia, abbiamo riconosciuto la massima fragilità nella fascia dei bambini, degli adolescenti e dei giovani e individuato nella scuola una leva potente per rispondere ai loro bisogni».

Individuata l’“area bersaglio”

La manifestazione di interesse richiede ai Comuni di inquadrare le strategie dentro una porzione di città che l’Amministrazione, a seguito di un’analisi di tutto il territorio svolta congiuntamente dagli assessorati e dagli uffici, ha individuato nell’area “Gorizia-Canazza”, ossia nella zona delimitata da viale Toselli-Cadorna, autostrada, via Melzi fino a corso Italia e via Alberto da Giussano (nella cartina in alto).

«L’area – spiega Lorena Fedeli, assessore alla Città futura – vede la presenza di elementi riconducibili a tre aree tematiche dove può originarsi il disagio: abitativo, scolastico e relativo alla carenza di servizi. Si tratta di un’area che, in un continuum territoriale, abbraccia centro e periferia e vede la presenza di numerosi complessi di edilizia pubblica, aree verdi, edifici dismessi e una forte concentrazione di istituti scolastici, dalle scuole dell’infanzia alle superiori. L’approccio che vogliamo utilizzare nella programmazione urbana in questo contesto è quello sensoriale, ossia un orientamento che considera i sensi per la creazione di ambienti sicuri, duraturi, sostenibili e in grado di includere i soggetti identificati come “fragili”. L’obiettivo è realizzare, con la modalità della coprogettazione, interventi strutturali finalizzati a cambiare il volto della parte di città che abbiamo individuato come “bersaglio”».

Le linee di intervento

Nello specifico, con la strategia proposta, Legnano intende valorizzare le reti sociali ed educative esistenti che hanno come fulcro la scuola, ma che sono al tempo stesso in grado di generare un impatto positivo su tutta la città, in un’ottica di promozione della scuola aperta e diffusa; una scuola che diventa, quindi, hub di comunità. «Partiamo dalla scuola e dalle reti educative già attive – conclude Ilaria Maffei, assessore alla Comunità inclusiva – con l’obiettivo che sia proprio la scuola ad aprirsi verso l’esterno, raggiungendo le famiglie negli altri ambiti, dalle abitazioni alle aree verdi agli impianti sportivi».

Fra le azioni previste, il ripensamento degli istituti scolastici e degli spazi di pertinenza esterni; il miglioramento del sistema delle connessioni per favorire l’accessibilità e la circolazione dell’utenza, soprattutto fragile (anziani, bambini, ciclisti, disabili), attraverso interventi di riqualificazione urbana; migliorare la connettività nelle scuole e utilizzare la tecnologia come strumento per arricchire la proposta didattica e laboratoriale.

Biblioteca nell’ex Rsa Accorsi: Comune di Legnano partner di Liuc e Bernocchi

legnano scuola sviluppo urbano – MALPENSA24