Cavalcavia Marchetti a Sesto, la gara va deserta. A rischio le tempistiche

SESTO CALENDE – La gara per affidare i lavori di messa in sicurezza del cavalcavia Marchetti a Sesto Calende è andata deserta. Ora il secondo round: l’amministrazione del sindaco Giovanni Buzzi aprirà un nuovo bando, provando a coinvolgere le stesse cinque ditte che al primo giro non hanno avanzato nessuna offerta. I tempi per il prossimo tentativo? «Entro la settimana», garantisce il vice Edoardo Favaron. Nella speranza di un esito positivo, per riuscire a garantire il cronoprogramma stabilito.

I motivi

«Purtroppo – spiega Favaron – in giro ci sono molte offerte, tra Pnrr e opportunità con il bonus 110. Molte ditte, quindi, ritengono ci siano occasioni più vantaggiose altrove». Come in questo caso: «Non che lavorare per il Comune di Sesto non sia invitante, anche perché abbiamo selezionato le cinque migliori aziende della provincia di Varese». Ora, però, è fondamentale che l’obiettivo sia raggiunto, per riuscire a rispettare le tempistiche stabilite. Infatti il cavalcavia è il principale collegamento per raggiungere l’istituto Dalla Chiesa. Quindi, per ridurre al minimo i disagi del cantiere, è stato necessario programmare la chiusura totale del ponte per un mese nel periodo estivo, quando le scuole sono chiuse. E che prevede, di conseguenza, un cambio temporaneo della viabilità.

Rispettare i tempi

È evidente che se anche la seconda gara non dovesse dare risultati, sarebbe necessario correre ai ripari: «I lavori slitterebbero all’anno prossimo, perché è necessario chiudere il ponte solo nel periodo in cui le lezioni a scuola sono sospese per le vacanze». Un’operazione di certo non semplice. Sì, perché «resta da capire se è possibile prorogare l’opera: i fondi per la messa in sicurezza arrivano dallo Stato e da Regione Lombardia, quindi potrebbero esserci dei vincoli di tempo». Ma al di là delle eventuali complicazioni, il vicesindaco guarda alle prossime settimane con ottimismo: «Aprendo subito un nuovo bando, ci sarà la possibilità di rispettare il cronoprogramma stabilito. Ma in ogni caso si tratta di un’opera importante e ci impegneremo perché si trovi una soluzione».

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