Sesto, spiaggia dei Pobi fuori controllo. Legambiente denuncia: «Va rispettata»

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SESTO CALENDE – Motoscafi che affollano le acque del golfo, ma anche turisti che campeggiano e grigliano. Fino al senso di degrado a causa dei rifiuti sparsi. «Cosa possiamo fare perché la spiaggia dei Pobi sia rispettata?». Questa la domanda che si pone la sezione di Sesto Calende di Legambiente. Un gioiello dall’acqua cristallina e la sabbia dalle sfumature caraibiche: la spiaggia, ogni anno, viene presa d’assalto. Giustamente, visto il suo valore. Quel che è sbagliato è l’atteggiamento degli avventori nei confronti di un’area naturale di questo livello. Quindi: «Chiediamo presenza da parte delle autorità».

La denuncia di Legambiente

Sotto il profilo naturalistico, è senza dubbio una delle spiagge più belle di tutto il lago Maggiore. Si trova nascosta tra la vegetazione, al confine tra la frazione di Lisanza e Angera. Ma l’attenzione nei suoi confronti è una nota dolente, «un problema molto contingente che abbiamo portato all’attenzione dell’amministrazione», sottolinea Legambiente. «Come tutte le estati, l’area viene frequentata regolarmente da decine di motoscafi che si avvicinano alla costa oltre il limite consentito, creando un affollamento delle acque del golfo». Ma non solo. «Come se non bastasse, la spiaggia in via Pasturazza viene invasa da frotte di turisti che, indisturbati, campeggiano e grigliano senza vedere nemmeno l’ombra della Guardia Costiera per il controllo e la salvaguardia di un sito protetto del Parco Del Ticino». Da qui, la denuncia. «Non è possibile rimanere inermi davanti a cataste di rifiuti, regolarmente smaltite dai volontari del Parco, che dovrebbero occuparsi di altro, e da Econord, che probabilmente non ha questo servizio in convenzione». Così come non si può fare finta di nulla «di fronte a un notevole disagio per gli abitanti del luogo, che si ritrovano le macchine parcheggiate nella via, oltre che lungo il tratto di costa». Senza dimenticare «la quantità di rifiuti a cielo aperto sparsi sul sentiero e il forte degrado dell’ambiente, non certo degni di una città che si vuole proporre a livello turistico».

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Come far fronte al problema

Necessario prendere provvedimenti, insomma. Quindi la richiesta da parte dell’associazione ambientalista: «Chiediamo la presenza delle autorità. E quantomeno un segnale di interessamento al problema». Queste le possibili azioni proposte per contrastare il fenomeno: interpellare la Guardia Costiera per far rispettare le regole ai natanti; organizzare un controllo regolare da parte dei vigili sulle macchine in sosta; far rispettare le regole di campeggiamento della spiaggia, predisporre dei contenitori per la raccolta differenziata per evitare che i rifiuti vadano tutti a confluire nello smaltimento del secco.

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