«Aiutiamo Giovanni». Da Sesto la raccolta fondi dopo l’incidente in montagna

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Giovanni Montagnani con la moglie Francesca e le figlie Nora e Zelda

SESTO CALENDE – Era il 3 luglio 2022 quando il sestese Giovanni Montagnani – alpinista esperto – è rimasto ferito dopo una caduta in montagna nella Valle Ontrona. Un incidente che gli è costata la frattura di una vertebra e uno shock spinale. E che difficilmente gli permetterà di tornare a camminare. Ma è un’ipotesi che il 32enne, la sua famiglia e gli amici sono pronti a rifiutare. Ecco perché è stata lanciata una raccolta fondi su Gofundme per acquistare «un mezzo importante per la sua autonomia e salute psico-fisica: una handbike elettrica», si legge sulla piattaforma virtuale.

Montagnani, la raccolta, la nuova vita

Montagnani ha un PhD in Ingegneria Elettronica al Politecnico di Milano ed è un determinato attivista per il clima. La montagna è una delle sue più grandi passioni. Ma quell’incidente la scorsa estate ha cambiato la sua vita. «Dopo mesi di degenza in unità spinale, è appena tornato a casa dalle sue ragazze, sua moglie Francesca e le sue bimbe Nora e Zelda», si legge su Gofundme. «E si prepara a una nuova vita nei boschi del suo amato Poggio, dove ha costruito la base 100% sostenibile della sua famiglia. Nella sua nuova scuderia di mezzi su ruote eco-sostenibili è entrata una sedia a rotelle». L’obiettivo della raccolta fondi, infatti, «speriamo di poter vedere l’ingresso di un mezzo importante».

L’aiuto

Per questo amici e amiche hanno dato vita alla ricerca di un aiuto economico: «Vogliamo supportare il rientro di Giovanni con un nuovo mezzo che sappiamo amerà: una handbike elettrica. È necessaria al suo sostentamento? Probabilmente no, ma sappiamo tutte e tutti quanto il benessere psicologico sia fondamentale per la riabilitazione. E siamo certi che un po’ di gioia e divertimento non guasteranno».

Dopo l’incidente, la sfida

Quel 3 luglio ha visto protagonista l’elisoccorso, che dalla parete sud est del Mittelrück (Valle Antrona, Ossola) l’ha portato a Novara. Aveva «una vertebra esplosa, un’orbita distrutta, una tibia fratturata e la consapevolezza che da quel momento niente sarebbe più stato come prima». Dopo tre mesi, Montagnani ha lasciato l’ospedale ed è tornato a casa. Per cominciare una nuova sfida.

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