Somma, Alpini in campo per aiutare la piccola Selene. Cena con raccolta fondi

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SOMMA LOMBARDO – Selene ha due anni e soffre di una rara malattia degenerativa che colpisce quasi esclusivamente le bimbe: secondo le statistiche, sono 1 su 10mila. Si tratta della sindrome di Rett, che come si può immaginare si è tradotto immediatamente in una sfida da affrontare e superare per la famiglia della piccola. Mamma Eleonora ha infatti lanciato una raccolta fondi su internet per sostenere la ricerca. Già, perché a oggi «non esiste cura», dice. Ma se qualcuno chiede aiuto, ecco che i primi a rispondere sono gli Alpini: la sezione di Somma Lombardo lo farà con un evento solidale.

Alpini in aiuto

Le Penne Nere sommesi – e non solo – si sono immediatamente rimboccati le maniche per contribuire alla raccolta fondi. Lo hanno fatto a modo loro, con un evento dal titolo “Una cena per Selene“. L’appuntamento è previsto per il 5 novembre, alle 19.30, alla “Trattoria dei cacciatori” di via Giusti. Le intenzioni sono tanto semplici, quanto chiare: «Tutto il ricavato – fanno sapere – sarà devoluto per aiutare la famiglia di Selene a sostenere cura e ricerca». La serata prevede un menu fisso a 35 euro a persona. E si basa su un aperitivo di benvenuto, poi la portata principale: polenta e cinghiale. A chiudere il dolce della casa, tutto accompagnata da acqua, vino e caffè. Insomma, un pasto in stile Alpini che è in grado unire la convivialità del banchetto a uno scopo nobile. Dietro la festa, c’è una storia da raccontare.

La storia di Selene

La storia è quella di Selene. E la rende nota sua madre, Eleonora Costantino, su un pagina di crowdfunding. Tutto è cominciato al 18esimo mese di vita, quando «è iniziata una grave regressione» dopo un periodo di totale normalità. «Presto abbiamo capito che c’era qualcosa di più grave, da affrontare il prima possibile. La bambina ha iniziato a perdere quasi tutte le competenze acquisite fino a quel momento. Improvvisamente è diventata triste e apatica, non aveva più interesse per nulla, ha iniziato a perdere il contatto visivo con noi, non giocava più, non interagiva, aveva sempre lo sguardo perso nel vuoto e ha iniziato a mostrare delle stereotipie con le manine». Fino ai dettagli della sindrome di Rett: «Interessa il sistema nervoso centrale ed è una delle cause più diffuse di grave o gravissimo deficit cognitivo. Si manifesta generalmente dopo i primi 6-18 mesi di vita, con la perdita della motricità, delle capacità manuali, dell’interesse all’interazione sociale». E attualmente «non esiste una cura». Ecco perché (anche) gli Alpini hanno deciso di giocarsi tutte le carte a disposizione per aiutare Selene e la sua famiglia.

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