Scontro sulla moschea a Sesto. Colombo: «Uniti diciamo no». Caielli: «Basta falsità»

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Marco Colombo (a destra) e Roberto Caielli

SESTO CALENDE – Il dibattito sul luogo di culto islamico a Sesto Calende non si placa. Non lo fa nemmeno ora, dopo che il Consiglio di Stato ha in definitiva dato ragione ai fedeli di Allah, decretando una sconfitta su tutti i fronti per il centrodestra. I botta e risposta si spostano sui social, mettendo a confronto il capogruppo di maggioranza Marco Colombo (Lega) e il consigliere di minoranza Roberto Caielli  attraverso la posizione unitaria del suo gruppo Insieme per Sesto. Il primo, da sempre in netta opposizione al progetto, non desiste: «Spero non succeda mai. Se saremo tutti uniti a dire di no, forse non accadrà. Ma dovremo essere veramente in tantissimi». Il secondo, aperto alla possibilità di un’area da destinare alla preghiera richiesta dalla “Comunità islamica ticinese”, prova a mettere un freno al suo avversario politico: «La sua pretesa di poter andare contro la legge e le sentenze si è rivelata per quello che era: una bufala raccontata per prendere voti. L’unico risultato? Far vivere ai sestesi una lunga stagione di divisione».

«Abbiamo l’ultima chance»

Pubblicando una foto della moschea di Ravenna, Colombo ha ribadito il suo pensiero: «Potresti svegliarti una domenica, in qualsiasi frazione, e vedere fuori dalla finestra un edificio simile». Ora, i tecnici comunali – «obbligati dalla decisione del tribunale» – hanno avviato la variante al Pgt per le aree di culto. E «tutte quante le frazioni hanno terreni liberi». Detto e ridetto: «Sono per la libertà di culto, ma Sesto non può ospitare la prima moschea della provincia di Varese e una delle prime dieci in Italia: avremmo un turismo religioso incontrollato, che porterebbe a uno stravolgimento del tessuto sociale e culturale». E ora, punta il dito contro «la sinistra sestese, capitanata da Caielli, con a fianco anche Sesto 2030», ha sottolineato. «Mi fa arrabbiare che si provi piacere a sostenere le istanze di una piccolissima parte di residenti di fede musulmana. Abbiamo tutti visto come la moschea abusiva provocava disagio e degrado. Pensate agli effetti dirompenti di una di un migliaio di metri quadrati». A conti fatti, non molla la presa: «Abbiamo l’ultima chance, cioè far capire a una minoranza di sestesi che stanno prevaricando la maggioranza. Quella minoranza che abbiamo accolto anni fa, facendoli entrare nelle nostre famiglie, facendo giocare i loro figli con i nostri, dando loro lavoro e benessere. Questo è il riconoscimento».

«La verità è chiara a tutti»

Agli antipodi la posizione di Insieme per Sesto: «Colombo prova a sfuggire alle proprie responsabilità e tenta di nascondere i fatti. La verità è chiara a tutti: il Comune deve applicare una sentenza definitiva». Postare la foto della moschea di Ravenna o «agitare ancora fantasmi» è solo «un’altra prova della sua falsità». Nel senso che, da ex sindaco, «sa benissimo che dimensioni, localizzazione e regole di utilizzo dell’edificio di culto dipendono dal Comune». La decisione urbanistica (dove farla) spetta «prima di tutto alla maggioranza, che non può sfuggire a questa responsabilità». Un modo per dire che «è inutile raccontare bugie all’infinito: non si può far credere, al tempo stesso, di poter dire “no” a qualsiasi luogo di culto non cattolico e dire che il Comune non potrà in alcun modo impedire che si faccia proprio a Sesto la “Grande Moschea di Lombardia”». Con tanto di affondo: «Se vuole agire in questo senso, il sindaco Giovanni Buzzi avrà il nostro appoggio. Se Colombo vuole la “Grande Moschea”, la proponga al presidente Fontana, la faccia fare a Malpensa e lasci in pace i sestesi». E chiude così, a nome del suo gruppo: «Sappiamo che i processi di integrazione delle identità culturali, religiose e sociali vanno accompagnati e richiedono tempo. Siamo sicuri che la maggioranza dei cittadini non vuole un’altra battaglia inutile, che divida la comunità e porti sulla città un’attenzione sbagliata».

Sesto divisa sulla moschea. Scintille in consiglio comunale

sesto moschea scontro colombo caielli – MALPENSA24