Sicurezza a Legnano, la giunta Radice ribadisce il no ai militari nelle strade

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LEGNANO – No all’adesione di Legnano all’operazione Strade sicure. Lo ha ribadito il sindaco, in linea con quanto già espresso dal prefetto, rispondendo ieri sera, martedì 17 gennaio, in consiglio comunale a una interrogazione della Lega Salvini Premier. «Dati alla mano – ha osservato Lorenzo Radicenon esiste alcuna escalation degli episodi di criminalità e violenza nella nostra città; semmai, come in tutto il Paese, c’è un ritorno ai dati pre Covid».

Entrando nel merito dell’interrogazione, il sindaco ha definito «non pertinente per i nostri bisogni» il ricorso ai militari come previsto dall’operazione Strade sicure. Mentre la riunione dell’ultimo comitato sulla sicurezza in dicembre a Legnano, anziché come sempre accaduto prima in Prefettura a Milano, dimostra, secondo Radice, «che la nostra città ha una sua centralità e specificità ed è un polo a tutti gli effetti».

Ma la Lega insiste: «I cittadini hanno paura»

Per nulla soddisfatta della risposta alla sua interrogazione la consigliera Daniela Laffusa, che ha ribadito come «i problemi in materia di sicurezza sono tantissimi, con i cittadini che hanno paura ad uscire dal supermercato dell’area Cantoni perché temono, come successo, di essere presi a schiaffi e scippati. Per non parlare delle numerose spaccate ai danni dei negozi avvenute in pieno centro pochi giorni fa, quindi dopo la riunione del comitato, o dello spaccio di stupefacenti in ogni ora del giorno e della notte. Alla faccia della città sicura descritta dal prefetto».

Schermaglia tra Radice e Amadei sul Pgt

In apertura di consiglio, l’ex consigliere del Pd Federico Amadei, ora nel gruppo misto, ha rimarcato una volta di più la propria distanza dalla maggioranza nell’accusare il sindaco di «disprezzo nei confronti dei cittadini, fra i quali il sottoscritto, che hanno inviato osservazioni sul Pgt ormai tre mesi fa senza mai ricevere risposta. Serve riaprire – ha aggiunto Amadei – una discussione in merito, su cui c’è un ritardo pazzesco».

Affermazioni respinte come «scomposte» da Radice, che ha ricordato come l’ex presidente del consiglio comunale «faceva ancora parte della maggioranza quando organizzammo i tavoli partecipativi sul Pgt, ben 11 cui hanno partecipato ben 120 cittadini. Sono stati ricevuti 532 suggerimenti fra cui il documento citato dal consigliere. Difficile, se non impossibile, rispondere a tutti anche perché non si era mai vista una simile partecipazione in sede preliminare. Tutti i suggerimenti sono in fase di valutazione, ci saranno tutte le opportunità per discutere del Pgt».

(seguono aggiornamenti)

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