Sicurezza treni, bus, stazioni. Sindaci pronti a firmare il patto: «Ma servono risorse»

Il summit sulla sicurezza dei treni e dei bus in prefettura

VARESE – Più controlli sui treni, ma anche su autobus e nelle stazioni. La sicurezza sul trasporto pubblico è un problema che i sindaci hanno portato all’attenzione del prefetto di Varese Salvatore Pasquariello. Il quale ha convocato, proprio questa mattina (venerdì 22 luglio) un summit con gli amministratori locali, le forze di polizia provinciali, compresa la polizia locale, i referenti delle società che si occupano di trasporto pubblico e l’assessore regionale Riccardo De Corato per fare il punto della situazione, ma anche per rilanciare un’azione di controllo ancor più mirata ed estesa. Con l’obiettivo di arrivare a condividere un protocollo d’intesa tra tutte le parti coinvolte.

Il gruppo di lavoro

Documento rispetto al quale i sindaci si sono detti pronti a stilare e sottoscrivere. A patto però che sul tavolo vengano messe le risorse necessarie per poter mettere in campo un servizio efficace. «Non per mancanza di volontà – hanno detto i primi cittadini – ma per scarsità di uomini e di soldi». Intanto il primo passo è stato fatto dando vita a un gruppo di lavoro che vede la partecipazione anche dei sindaci e di agenti della polizia locale per arrivare a stilare il documento condiviso.

«Nei cinque incontro sulla sicurezza che ho tenuto nelle scorse settimane e durante i quali ho avuto modo di confrontarmi sia con le forze dell’ordine, sia con i sindaci – ha dichiarato il prefetto – è emersa la preoccupazione relativa alla sicurezza sul trasporto pubblico. Sia sui mezzi quali treni e bus, sia nelle stazioni ferroviarie. Uno spunto che non ho lasciato cadere nel vuoto, tanto che sul tema ho avviato un dialogo anche con l’assessorato alla Sicurezza di Regione Lombardia».

L’obiettivo

Sono diversi gli episodi che hanno fatto scattare nei sindaci la soglia di attenzione sul livello di sicurezza sui treni e sugli autobus. Da quelli più gravi avvenuti qualche mese sul treno che viaggiava tra Vedano e Venegono a quelli di minore entità ma che minano la sicurezza dei viaggiatori. Episodi che vanno dallo spaccio nelle zone limitrofe agli scali ferroviari ad altre situazioni di microcriminalità.

L’obiettivo è rafforzare la presenza di forze dell’ordine. Ovvero affiancare alla polizia ferroviaria che già opera in particolare nelle stazioni e sui treni anche la presenza della polizia locale in prossimità delle stazioni o sugli autobus di linea. «Una presenza maggiore – ha spiegato il prefetto Salvatore Pasquariello – aumenta la sicurezza reale, ma anche quella percepita dai viaggiatori che, a volte, soprattutto nelle ore serale si sentono soli poco sicuri».

La risposta dei sindaci

Gli amministratori hanno accolto con soddisfazione l’invito a mettere in campo sinergie sul tema sviscerato durante il summit. Ma non hanno certo nascosto le criticità. Sottolineature fatte con toni propositivi e relative a due aspetti in particolare: il personale a disposizione che è ridotto all’osso o quasi e il problema delle risorse economiche.

Argomenti definiti prima dal sindaco di Varese Davide Galimberti e poi dall’assessore alla Sicurezza di Busto Salvatore Loschiavo. Entrambi, infatti, da un lato hanno mostrato apprezzamento per il metodo e per la volontà di coinvolgere le amministrazioni e le polizie locale, dall’altro però «è necessario sciogliere i punti critici. Proprio per dare pieno valore a questa intesa, ma anche grande efficacia».

Le garanzie dell’assessore De Corato

Richieste che Regione Lombardia, per voce dell’assessore De Corato, ha dichiarato di voler soddisfare con la messa a disposizione di risorse economiche ad hoc. «Abbiamo già messo a disposizione degli agenti di polizia locale tutta una serie di strumentazione che agevola lo svolgimento dell’attività degli agenti. E Regione Lombardia è pronta a mettere risorse a disposizione sul fronte della sicurezza. In particolare per rendere ancora più sicura la linea ferroviaria Milano Varese».

Leggi anche