Galimberti su Magrini: «Salvini a Varese porta sempre bene al centrosinistra»

VARESE – Il centrodestra (non tutto il centrodestra) schiuma rabbia. Gode il centrosinistra, insieme al Terzo polo e ai civici che fanno riferimento al nuovo presidente della Provincia Marco Magrini. E la battuta più salace è quella del sindaco di Varese Davide Galimberti, il quale arriva a Villa Recalcati un minuto prima dell’ingresso del nuovo presidente, lo attende e poi dice: «Tutte le volte che Salvini viene a Varese, il centrosinistra vince. Speriamo venga più spesso il leader del Carroccio». Chiaro il riferimento all’appuntamento elettorale del Santuccio di oggi domenica 29 gennaio.

Galimberti invita di nuovo Salvini a Varese

Le congratulazioni della Moratti

Marco Magrini incassa anche le congratulazioni di Letizia Moratti, che proprio oggi ha vissuto una domenica intera in provincia di Varese. Un cinguettio quello della candidata presidente del Terzo Polo che ha affidato il messaggio a Twitter.

I primi firmatari

Il primo a lanciare la candidatura di Magrini è stato, in tempi non sospetti, proprio Davide Galimberti. Poi Davide Tamborini e Nicola Tardugno, rispettivamente sindaci di Mornago e Caravate, sono stati i primi firmatari della candidatura Magrini e questa sera sono stati gli scudieri del nuovo presidente. Lì al suo fianco per marcare la componente civica del vincitore.

L’esultanza del centrosinistra

Il primo a festeggiare con una nota ufficiale è il segretario provinciale del Partito democratico Giovanni Corbo.

La vittoria del candidato presidente della Provincia sostenuto dagli amministratori del Partito Democratico e dell’Area Civici e Democratici riconosce la volontà di cambiare pagina in Provincia di Varese che il Partito Democratico ha saputo intercettare sostenendo la candidatura civica di Marco Magrini.

Attraverso un percorso di coinvolgimento sia delle strutture del Partito Provinciale che attraverso il confronto degli amministratori civici e democratici, la Provincia di Varese potrà intraprendere un percorso che veicoli sul territorio le potenzialità inespresse di un ente le cui competenze tanto impattano con le realtà dei nostri Comuni.

Anche Samuele Astuti, presente a Villa Recalcati ha sottolineato la vittoria di Magrini: «Siamo molto soddisfatti per il risultato ottenuto alle elezioni provinciali. È stato premiato un modo coraggioso di fare una proposta per il nostro territorio. Scompaginare gli schemi tradizionali per costruire un progetto civico attento alle esigenze dei territori. Buon lavoro al neo eletto presidente Marco Magrini, che, coadiuvato tra gli altri dagli ottimi consiglieri provinciali del gruppo Civici e Democratici saprà sicuramente operare per il bene della provincia».

Musi lunghi

Erano pochi i musi lunghi nel centrodestra. Ma semplicemente perché erano pochi gli esponenti politici presenti dello schieramento di Emanuele Antonelli. Nerissimo in volto Marco Colombo, consigliere gallaratese di Fratelli d’Italia. L’uomo che ha fatto da raccordo per questa campagna elettorale.

Per il resto qualche forzista, il vicesegretario leghista Alessandro Fagioli, con il “Ghiro”, ovvero Sergio Ghiringhelli, consigliere provinciale leghista che ha fatto la parte del leone nella raccolta firme tra gli amministratori del Carroccio e il vicepresidente provinciale Alberto Barcaro, e il sindaco di Viggiù e consigliera provinciale Emanuela Quintiglio. L’uscente Emanuele Antonelli, quando la sua sconfitta si materializza nel conteggio dei voti è già lontano da Villa Recalcati. I presenti dicono che il sindaco di Busto abbia lasciato Varese attorno alle 19.30. Insomma, quando Marco Magrini entra a palazzo, Villa Recalcati è già sguarnita dall’inquilino uscente.

E tra i supporter di Antonelli c’è chi ha trovato il colpevole della sconfitta: i segretari dei partiti. «Perché abbiamo perso? – dice – basta vedere quanti dei nostri segretari provinciali sono presenti in questo momento. Ecco, le assenze la dicono lunga», (Giuseppe Taldone di Forza Italia c’era, ndr).