Varese, grande partecipazione alla festa dell’Assunta ai piedi delle Tre croci

VARESE – «I Caduti senza croce per i quali abbiamo pregato oggi sono gli eroi del nostro tempo di pace, che dura da settantasette anni». Con queste parole, il presidente della sezione varesina dell’Associazione nazionale alpini, Franco Montalto, ha commemorato, il giorno di Ferragosto ai piedi delle Tre Croci al Campo dei Fiori, «quegli uomini mandati a morire a migliaia nell’ingiustizia della guerra che non hanno avuto nemmeno la consolazione di una sepoltura, di una croce a testimoniare la pietà per il loro sacrificio».

La commemorazione

Al termine della messa, presieduta dal vicario episcopale per la zona di Varese, monsignor Giuseppe Vegezzi, e concelebrata dal cappellano emerito delle Penne nere varesine, don Franco Berlusconi, Montalto ha affermato che «oggi più che mai sentiamo forte nel nostro cuore il dovere di impegnarci ancora di più, di fare ancora meglio, di essere sempre e profondamente testimoni dello spirito alpino di servizio e di amore per il nostro Paese».

Altrimenti, ha ammonito il presidente, «senza questo impegno, che è una risposta di fede e di amore ai problemi del nostro tempo, la nostra sarebbe un’associazione di facciata». Anche se non sono passate inosservate alcune assenze, numerose le autorità istituzionali che hanno partecipato al tradizionale appuntamento della festa dell’Assunta ideato dall’indimenticato cappellano degli alpini e dei vigili del fuoco della provincia di Varese, monsignor Tarcisio Pigionatti, a metà degli anni Settanta che ha concluso la Festa della montagna organizzata dal Gruppo varesino dell’Ana.

I tanti presenti

Erano presenti, tra gli altri, il viceprefetto vicario, Fabio De Fanti, il consigliere delegato alla Sanità del comune, Guido Bonoldi, il comandante della compagnia carabinieri del capoluogo, capitano Chiara Crupi, il vicecomandante della polizia locale, Fabio Conti, e il vicedirigente del comando provinciale dei vigili del fuoco, Onofrio Lorusso, accompagnato dal capo distaccamento dell’aeroporto di Malpensa, caporeparto esperto Mauro Innocenti. Numerosa la rappresentanza del comitato cittadino della croce rossa italiana guidata dal presidente, Angelo Bianchi, e dall’ispettrice delle infermiere volontarie, Monica Malnati.

Con gli alpini della sezione di Varese, non hanno voluto mancare all’evento che da quasi mezzo secolo caratterizza il Ferragosto varesino i rappresentanti delle sezioni dell’Ana di Pavia, Parma, Milano, Monza-Brianza, Luino e Novara e di alcune associazioni d’Arma della provincia.

Siamo gente incamminata

All’omelia, il vescovo Vegezzi si è soffermato sul significato della solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria al cielo spiegando che «l’Assunta è la festa della nostra comune migrazione verso la vita». Perché anche se «siamo umanità dolente, ma incamminata, umanità ferita, caduta, eppure incamminata, umanità che ben conosce il tradimento, la Madonna ci ricorda che noi siamo chiamati ad avere un cuore di luce, mandare solo segnali di vita attorno a sé e a non arrendersi mai perché, il futuro del mondo non è gravido di morte, ma di vita».

Affermazioni che possono riassumere il significato dell’impegno per sei giorni degli oltre cento volontari, guidati dal capogruppo delle Penne nere varesine, Antonio Verdelli, che anche quest’anno hanno potuto registrare e festeggiare un altro straordinario successo della manifestazione che ha richiamato nel parco del Grand Hotel al Campo dei Fiori circa quindicimila persone. Dopo due anni di stop a causa della pandemia di coronavirus e il caldo opprimente di quest’estate hanno certamente favorito la ripartenza dell’evento che non solo regala momenti di refrigerio e di svago ma, soprattutto, permette agli alpini di raccogliere le risorse che permetteranno loro ancora volta di provare “il piacere di donare” ad alcune organizzazioni di volontariato impegnate sul territorio provinciale in occasione del tradizionale concerto natalizio del coro Ana “Campo dei Fiori”.