Moratti a Busto: «Prima di me l’ospedale unico era solo un’idea. Ora ci sono soldi e progetto»

BUSTO ARSIZIO – «Quando ho preso in mano il dossier dell’ospedale unico di Busto-Gallarate era solo un’idea, non c’era nulla. Ora è finanziato e c’è un progetto». Sul nuovo ospedale entra a gamba tesa Letizia Moratti, candidata presidente di Regione Lombardia per il Terzo Polo, che ha chiuso a Busto Arsizio la sua giornata di tour della provincia di Varese con il pullman elettorale. «Chiamiamolo ospedale unico – sostiene Moratti – ora c’è un accordo di programma (in realtà ancora da siglare, ndr) – la realizzazione avrà i suoi tempi tecnici, l’importante è che i cittadini sappiano che i due ospedali di Busto e Gallarate non subiranno nessun depotenziamento, e non perdano specializzazioni e servizi. Regione dovrà farsi carico di garantire che i primari e i medici non lascino gli attuali ospedali».

Il pullman di Letizia

Letizia Moratti è arrivata con il suo pullman elettorale a Busto Arsizio all’ora dell’aperitivo, proprio mentre il suo rivale Attilio Fontana veniva “incoronato” dal leader della Lega Matteo Salvini a Varese. Tappa nel capoluogo che invece l’ex vicepresidente stavolta ha saltato, preferendo dirigere il tour da Luino, dove ha incontrato gli sfollati di Creva, direttamente nella città più popolosa della provincia. Con oltre un’ora di ritardo sulla tabella di marcia, tanto che ad un certo punto (mentre in piazza Garibaldi a Busto già si sprecavano le battute sui pullman promessi da Silvio Berlusconi ai giocatori del Monza che avevano appena espugnato lo Juventus Stadium), la candidata è salita insieme al suo capolista Luca Ferrazzi sull’auto della scorta per accelerare il viaggio. Ad attenderla nel dehors del bar 16gusti c’erano tutti i big provinciali di Italia Viva, a partire dalla deputata varesina Maria Chiara Gadda, e di Azione (ma anche degli altri movimenti come Grande Nord, presente con Roberto Bernardelli, e Italia Liberale e Popolare), con i candidati della lista del Terzo Polo. Poi è arrivato anche il pullman con gli altri candidati della lista Moratti Presidente.

Contro Fontana e Majorino

«La provincia di Varese è tra quelle che soffrono di più dal punto di vista della crescita, con un PIL al limite della media nazionale» le parole di Letizia Moratti al termine del tour nel Varesotto, che ha toccato però vedo una Monate, Gavirate, Cuveglio e Luino con un passaggio anche all’ospedale («da difendere» per l’ex assessore al Welfare). «C’è una grande esigenza di rilanciare questa regione. Non diciamo che va tutto bene come Fontana né che va tutto male come Majorino. C’è del buono da tenere e tanto da migliorare, per tornare ad essere il motore dell’Italia». Oltre alla sanità, dove ha rivendicato i suoi meriti dal piano vaccinale alla riduzione delle liste d’attesa, Moratti ha ribadito la proposta di una «gara per il trasporto ferroviario» come soluzione per migliorare il servizio e ha attaccato il governo di centrodestra sul fronte dei piccoli comuni, «che sono abbandonati, ad esempio sui bandi PNRR».

Il sostegno degli alleati

Moratti si propone come alternativa: «Majorino non ha mai lavorato, e Fontana non ha competenze manageriali e gestionali: è un avvocato, e non ha visione di lungo periodo. Non ha nemmeno presentato il bilancio di fine mandato, rifugge dal confronto». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Maria Chiara Gadda, che ha fatto il suo endorsement a Moratti: «Alla Lombardia serve una persona come lei, capace di tessere relazioni, come ha dimostrato con Expo a Milano. Oggi quello che non funziona è Fontana, e sono i cittadini negli ospedali e sui treni a testimoniarlo. È mancata visione e programmazione». Il capolista di Azione-IV Giuseppe Licata rimarca: «Noi ci mettiamo la faccia, Fontana non c’è, si nasconde e mette avanti i voti della Meloni». E, aggiunge Gadda, «anche il volto della Meloni sui manifesti. Ma non si sta votando per Giorgia Meloni».

busto arsizio Letizia Moratti – MALPENSA24