Somma, Lascito Aielli all’ultimo step. Manca sempre meno all’avvio dei lavori

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SOMMA LOMBARDO – La rinascita del Lascito Aielli è sempre più vicina. Venerdì, 15 settembre, in Commissione Territorio è stato approvato il Programma integrato d’intervento per la realizzazione del nuovo polo sociale che sorgerà nel cuore di Mezzana, il quartiere più popoloso di Somma Lombardo. Ora non resta che l’ultimo step, al prossimo consiglio comunale. Si tratta del «passaggio finale per quanto riguarda la questione urbanistica», ha spiegato in aula l’assessore alla partita Francesco Calò. «Da qui, si potrà partire con la fase esecutiva». E quindi procedere con la demolizione dell’immobile e la sua ricostruzione ex novo.

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L’ultimo passaggio

Dopo l’adozione del Piano, non sono pervenute osservazioni. E ora si potrà procedere con l’approvazione in consiglio comunale: seguirà la convenzione tra il Comune e Spes e quindi quella tra la Fondazione Carabelli e Spes. «Infine ci saranno le presentazioni dei progetti esecutivi», le parole di Calò, che ha voluto ringraziare Soprintendenza e l’architetto Scudieri.

Sono due gli interventi che verranno effettuati sul Lascito Aielli. Una è la realizzazione di un’area da destinare al “Dopo di noi”, ovvero otto appartamenti da dare alle persone in difficoltà dell’associazione “Per Andare Oltre”. L’altra, invece, riguarda la nascita di un Emporio della solidarietà da affidare a Caritas. Il piano include, poi, uno spazio polivalente, tra cui una sala civica e ambulatori. Oltre ad aree esterne per parcheggi e spazi verdi.

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Rinasce il Lascito Aielli

La rinascita del Lascito Aielli unisce tutti. E in Commissione non ci sono stati tentativi di opposizione dalle minoranze. Soltanto chiarimenti da Fratelli d’Italia, in particolare su alcuni quesiti sollevati da Alfa e quindi sulle direttive che si dovranno rispettare. Mentre “Noi per Somma” ha chiesto rassicurazioni sui fondi assegnati alla Fondazione Carabelli con il bando del 2020. «Ai tempi si parlava di ristrutturazione dello stabile, ma ora sarà demolito. Non è che Fondazione Cariplo rivedrà i termini del finanziamento?», la domanda di Alberto Barcaro. Le spiegazioni sono arrivate dal sindaco Stefano Bellaria: «Gli studi effettuati hanno dimostrato che era più conveniente demolire e ricostruire invece che intervenire con la riqualificazione dell’edificio. E Fondazione Cariplo è stata informata passo passo».

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