SOMMA LOMBARDO – Al via l’iter per recuperare il Lascito Aielli. Il progetto per dare vita nuova (da demolire e ricostruire ex novo) lo storico edificio di Mezzana – attualmente conferito in Spes, la municipalizzata – è passato in Commissione Urbanistica a Somma Lombardo ieri 22 maggio. Si tratta del primo step di carattere amministrativo, che riguarda l’adozione del Piano integrato di intervento. E spuntano le immagini del progetto, che diventerà il punto di riferimento del quartiere più popoloso della città.
Il progetto
Lo ha illustrato l’assessore all’Urbanistica, Francesco Calò (Pd). Che precisa, a margine della Commissione: «Si tratta di un Piano integrato di intervento perché ci sono due aree funzionali differenti». Una, infatti, «è la parte di carattere sociale» per destinare al “Dopo di noi” otto appartamenti da dare alle persone in difficoltà dell’associazione “Per Andare Oltre”. L’altra, invece, per la realizzazione di un Emporio della solidarietà da affidare a Caritas («Ha le stesse caratteristiche di un supermercato, ma con prezzi calmierati per la fascia di popolazione che ha bisogno di sostegno economico»). Non solo: previsto anche uno spazio polivalente, tra cui una sala civica e ambulatori. Ma anche aree esterne, dove verranno realizzati parcheggi e spazi verdi, oltre alle urbanizzazioni primarie funzionali ai due edifici.
«In sicurezza il progetto»
I prossimi passaggi dell’iter amministrativo avverranno in consiglio comunale, con l’adozione e poi l’approvazione del Pii. Tra i due step sono previsti 30 giorni di pubblicazione e 30 per le osservazioni. «La novità – dice Calò – emerge anche da un punto di vista urbanistico, perché ora è possibile individuare un orizzonte per il permesso di costruire e quindi per attuare il Piano». In sintesi: «Anche il Lascito Aielli è avviato, come già annunciato in campagna elettorale nel 2020: con questi atti stiamo dando un aiuto concreto per mantenere il finanziamento da parte di Fondazione Cariplo». Insomma, «mettiamo in sicurezza il progetto».
Un’opera per la comunità
Così il sindaco Stefano Bellaria: «È un progetto a cui finalmente diamo il via. Ricordo quando è nato: era una cena di Natale con la Fondazione Carabelli, nel 2018». Al tavolo c’erano il presidente Giorgio Pedrini e il ragioniere Erminio Carabelli, scomparso lo scorso gennaio, «uomo meraviglioso che ha sempre avuto a cuore le persone più deboli: gli abbiamo fatto una promessa e ora arriveremo fino in fondo». Anni dopo, nonostante gli intoppi che hanno rallentato l’iter, «un passo alla volta ce la stiamo facendo, insieme. Un’opera che offrirà un servizio importante al territorio e per questo sarà un lustro per tutta la comunità».