SOMMA LOMBARDO – Lascito Aielli e Secondo Mona: l’assessore all’Urbanistica, Francesco Calò, prepara le carte sul tavolo per discutere i progetti che non solo porteranno a una «forte riqualificazione» di Mezzana, il quartiere più popoloso di Somma Lombardo. Ma che offre la possibilità di «rilanciare un’area dismessa». Ecco perché da qui a dicembre sono previsti una serie di appuntamenti istituzionali. Per fare il punto di progetti che hanno fatto – e fanno ancora – molto discutere in città. Sia da un punto di vista tecnico, che politico.
Il Lascito Aielli
Secondo gli ultimi aggiornamenti, annunciati in aula lo scorso dicembre, l’idea per il Lascito Aielli era di abbattere l’immobile e di ricostruirlo. Con l’obiettivo di promuovere attività di carattere sociale per rilanciarlo. Come la possibilità di destinare al “Dopo di noi” otto appartamenti, in una struttura a parte, da dare alle persone in difficoltà dell’associazione “Per Andare Oltre”. Oltre a creare un Emporio della solidarietà da affidare a Caritas. Fino all’ipotesi di creare uno spazio polivalente, tra cui una sala civica e ambulatori. A che punto siamo? «Dovrebbe arrivare a breve la documentazione per far partire l’iter del piano integrato di intervento», spiega Calò. «Quindi, oltre a una parte amministrativa, è prevista la convocazione delle Commissioni per discutere i prossimi passaggi».
La Secondo Mona
Così come riprende il percorso per l’ampliamento della Secondo Mona. Nel 2020 c’era stato il primo via libera del Comune per procedere con la verifica di assoggettabilità alla Valutazione ambientale strategica, in relazione al Piano attuativo presentato dalla storica azienda aeronautica. Ora «arriverà il Piano in Variante al Pgt, per l’allargamento e il riposizionamento del parte produttiva all’interno della proprietà», dice l’assessore. «Con anche una piccola parte da adibire a spazio commerciale, tipo ristorazione». E in questo senso «si decideranno le opere compensative di interesse pubblico».
Il Nuovo Girasole
Non solo Mezzana. Un’altra questione molto sentita riguarda il nuovo Girasole. La casa di riposo verrà realizzata all’ex Lanificio (a ridosso del Castello) e ora si dovrà passare agli incontri tra la Fondazione, l’amministrazione comunale e il vincitore del bando, ovvero Emmaus. Le intenzioni restano chiare: «Come già dichiarato nella lettera di risposta al Cda – sottolinea Calò – offriamo massima disponibilità dei nostri uffici. A breve chiederò anche un passaggio in Commissione, un argomento importante per la città che intendo discutere con tutti».