Somma, tra gli alberi monumentali anche il cedro di San Rocco. Che non c’è più

Somma rotonda san rocco pino fulminato

MILANO – C’è anche il Cedrus di Somma Lombardo tra le 188 piante monumentali, di cui si occupa, da anni, Regione Lombardia. Lo fa coordinando i censimenti nelle province e nei parchi regionali, considerato che – in aggiunta ai suoi già numerosi primati – la Lombardia è la regione italiana che ospita la più ampia varietà di specie arboree. Più di mille le istruttorie effettuate finora.

Le specie più rappresentate

Tra le specie più rappresentate, oltre al cedro, la nostra regione può vantare platani, querce, bagolari, ippocastani, tassi, gelsi e pioppi. All’attenzione dei turisti si impongono diversi esemplari su buona parte del territorio regionale: dal Morus Alba di Ponte in Valtellina (So), alla Magnolia grandiflora di Cinisello Balsamo (Mi), dal Platanus acerifolia di Cernobbio (Co) alla Sophora japonica di Seriate (Bg) e poi ancora la Quercus rubra a Milano, il Cedrus libani di Villa Olmo a Como, il Cupressus sempervirens a Salò (Bs).  E il Cedrus di Somma.

Il cedro di San Rocco

Anche questo spiega la grande mobilitazione seguita alla distruzione del cedro – cedrus atlantica – di San Rocco, uno degli alberi monumentali della città con i suoi 10 metri di altezza, centrato da un fulmine in una notte di inizio agosto, ha colpito molte persone, a Somma Lombardo. Tanto da indurre l’Amministrazione comunale a piantare presto al suo posto una nuova pianta, che possa in qualche modo colmare il vuoto lasciato dall’esemplare storico. Un altro esemplare di grande pregio si trova nel parco del castello visconteo (nella foto). Ha un’altezza di 27 metri e una chioma di 24 metri di diametro.cedro somma regione

Cattaneo: patrimonio da tutelare

“I grandi alberi hanno sempre rappresentato, nei diversi territori, un significativo patrimonio di storia dall’altissimo valore simbolico – dichiara l’assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo -. Numerosi sono i riferimenti letterari, filosofici e religiosi, che mettono al centro l’albero quale soggetto di riferimento. La ricerca e tutela delle piante più meritevoli assume, inoltre, un ulteriore significato, più prettamente scientifico, in relazione alle caratteristiche, anche genetiche, che hanno loro garantito una lunga vita, rendendoli più idonei di altri a superare malattie e altre difficoltà”. “Questo – conclude Cattaneo – è un grande patrimonio di storia che la Lombardia deve tutelare e difendere”.

La legislazione

A livello nazionale una legge del 2013 detta le ‘Disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale’ e il decreto interministeriale del 23 ottobre 2014 stabilisce le competenze e le modalità per la realizzazione dell’elenco degli alberi monumentali d’Italia. In Lombardia ci sono 188 piante con caratteri di monumentalità: 121 già inserite nell’elenco e 67 che verranno a breve pubblicate con il prossimo aggiornamento.

Convenzione con i carabinieri forestali

Sono 347 i Comuni della regione coinvolti direttamente nel monitoraggio o tramite l’azione dei Carabinieri Forestali, con cui sono state firmate due convenzioni (per gli anni 2015-2017 e per gli anni 2018-2020) per l’impiego del Comando Regione Carabinieri Forestale Lombardia nell’ambito delle materie di competenza regionale: controllo delle schede di segnalazione e di identificazione trasmesse dai Comuni, nonché di quelle dei censimenti provinciali; verifica della sussistenza dei criteri per l’attribuzione del carattere di monumentalità sulle schede di cui al punto precedente; identificazione di alberi non segnalati dai Comuni competenti per territori.

Cedro somma regione – Malpensa24