Busto, scuole sicure: le Bossi rinascono dopo il crollo. Farioli: “Lavori conclusi”

busto scuole bossi

BUSTO ARTSIZIO – Aule a posto. La sfida alla scuole Bossi è stata vinta. Il cantiere di riqualificazione della scuola in cui è crollato il controssoffitto è stato portato termine nei tempi stabiliti.

Ora mancano le operazioni di pulizia dell’edificio, che inizieranno subito dopo Ferragosto e l’intervento sulla palestra. «In ogni caso a settembre la scuola sarà pronta per accogliere i ragazzi», ha dichiarato l’assessore all’Istruzione Gigi Farioli.

busto scuole bossi lavori

C’è soddisfazione a palazzo Gilardoni per essere riusciti a finire i lavori alle Bossi prima dell’inizio dell’anno scolastico. Farioli non ha mai dubitato di potercela fare. Nonostante lo scetticismo fosse piuttosto diffuso. «Avevamo promesso che saremmo intervenuti. E che le scuole sarebbero state pronte per l’inizio dell’anno.Così è stato». Ha spiegato l’assessore, il quale, insieme al sindaco Emanuele Antonelli, ha voluto verificare di persona la situazione lavori.

Si continua quindi a lavorare alle Bossi, sulla palestra però. Sono inoltre in corso interventi anche in tutti gli altri plessi. «Stiamo facendo una serie di lavori per migliorare la sicurezza degli edifici scolastici», continua Farioli. Il quale poi aggiunge: «Per garantire che il tutto sia sistemato entro settembre i lavori non si sono fermati neppure il sabato e la domenica. Si tratta in molti casi di interventi dettagliati per sistemare una serie di situazioni emerse durante i controlli di staticità». Insomma il caso delle Bossi ha messo tutti sul “chi vive”. La sicurezza delle scuole, che era già una priorità, è diventata un’emergenza da affrontare nel tempo più breve possibile.

busto gigi farioli«Non solo – ha aggiunto l’assessore – Busto è l’unica città della Lombardia ad aver presentato 7 progetti esecutivi al bando regionale sulle scuole. Tutti sono in graduatoria e finanziabili. Ciò significa che i lavori potranno iniziare anche in attesa che vengano erogati i finanziamenti». Soldi però che non è detto che arriveranno. Il bando predilige le realtà che si trovano in zone a rischio sismico. «Vero – spiega Farioli – i progetti di Brescia, ad esempio, sono in una posizione migliore rispetto alla nostra, perché lì il rischio terremoti è più alto che a Busto. In ogni caso il piano di intervento che abbiamo predisposto coinvolge almeno un edificio per ogni plesso scolastico cittadino». In ogni caso, oltre a quanto già programmato, ogni istituto scolastico della città è stato monitorato e gli esiti della termografia e tutte le valutazioni statiche «hanno dato esiti confortanti».

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