MALPENSA – Senza una lettera di licenziamento che sancisca una volta per tutte la parola fine, senza cassa integrazione e senza nemmeno sapere se ci sono i presupposti per accedere agli ammortizzatori sociali. Vivono come in un limbo gli oltre 200 dipendenti di Ernest Airlines, compagnia aerea italiana a terra dallo scorso 13 gennaio a causa della sospensione della licenza da parte di Enac.
200 lavoratori a rischio
Anche dalla seconda riunione con i sindacati, avvenuta nei giorni scorsi, non sono emerse novità e ogni giorno che passa le possibilità di tornare a volare diminuiscono. Anche perché, nel frattempo, dove ha potuto la concorrenza si è già impossessata degli spazi di mercato lasciati vuoti da Ernest. I lavoratori sono in attesa di aggiornamenti che non arrivano né da parte dei vertici societari – che per ora non hanno ancora dichiarato fallimento – né dalle parti sociali (è in particolare la Uiltrasporti Lombardia a seguire il caso Ernest), la cui unica promessa è stata quella di mobilitarsi affinché si possa trovare per loro un supporto da parte dello Stato. Vivono così come sospesi nel nulla gli oltre 200 dipendenti in Italia (98 negli uffici di Corso Garibaldi a Milano e il personale navigante quasi tutto basato a Malpensa) a cui si aggiungono altre 30 persone circa dislocate a Tirana e Kiev, considerati punti strategici nello sviluppo del network del vettore low cost incentrato in particolare sul traffico etnico.
La vita non è un videogioco
I lavoratori di Ernest si sentono sempre più sfiduciati e soli, se si considera che anche l’ultimo comunicato ufficiale da parte della Uiltrasporti risale ormai allo scorso 7 gennaio. «E’ urgente un intervento finanziario immediato e un piano operativo di rilancio della Compagnia, che dia prospettive agli oltre 200 lavoratori in forza, concentrati quasi tutti sullo scalo di Milano Malpensa», dichiaravano il segretario generale, Claudio Tarlazzi, e il segretario nazionale, Ivan Viglietti. «È necessaria la risposta immediata di Jakob Porser fondatore e patron di Minecraft – Mojang AB e detentore di oltre il 90% del capitale di Ernest, degli azionisti svedesi e del management tutto. La vita e le famiglie di oltre 200 lavoratori non sono un videogioco. Chiediamo al management e agli azionisti di Ernest Airlines di assumere le proprie responsabilità dando risposte rapide e concrete, e alle istituzioni nazionali e locali, a partire dal Mise e dalla Regione Lombardia, di attivarsi urgentemente a tutela dell’occupazione sul territorio». Da allora i dipendenti di Ernest non hanno novità.
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