Sosta Varese, Boldetti (PdL): «Via Park & bus e gratuità per elettriche e ibride»

Auto in sosta in piazza Monte Grappa a Varese

VARESEDue mozioni per chiedere che venga rivisto dopo sei anni dalla sua approvazione il piano comunale “Varese si muove”, che ha modificato il sistema della sosta nella città giardino. A presentarle il capogruppo del Polo delle Libertà Luca Boldetti. «Ritengo sia giunto quel momento, che forse sarebbe arrivato prima se la pandemia non avesse portato altre priorità per Varese. Dopo sei anni si può dare un giudizio, anche sulla base dei dati raccolti, sul piano della sosta promosso dall’amministrazione Galimberti. Un giudizio evidentemente negativo».

Giudizio negativo

«Quel piano – continua Boldetti – si è dimostrato inefficace ed iniquo verso i cittadini di Varese. Un esempio su tutti: il Park & bus regala il biglietto dell’autobus a chi si muove con la propria auto, inquinando, a scapito di chi invece diligentemente utilizza esclusivamente il trasporto pubblico, che paga il prezzo pieno del biglietto e non viene sostenuto nella sua scelta a favore dell’ambiente e del traffico. Inoltre, i dati sul suo utilizzo sono in calo rispetto ai primi mesi, quando fu introdotto: evidentemente anche i cittadini non lo stanno apprezzando troppo». Le mozioni di Boldetti seguono la presa di posizione del segretario cittadino della Lega Matteo Bordonaro, all’attacco del piano sosta solo poche settimane fa.

Modifiche strutturali

Le due mozioni depositate propongono alcune modifiche strutturali e altre più circoscritte. Tra le prime vi sono l’eliminazione del Park & bus, la riduzione delle tariffe degli abbonamenti per pendolari e utenti frequenti, l’eliminazione della sosta gratuita per le auto elettriche ed ibride ed un piccolo prezzo annuo di 60 euro per i permessi di residenti e domiciliati del centro cittadino. «La premessa di queste proposte è mantenere l’equilibrio economico-finanziario per Avt, facendo inoltre risparmiare al Comune circa ottanta-centomila euro all’anno di spesa per pagare i biglietti del Park & bus – afferma Boldetti – dopodiché l’obiettivo è ridurre il numero di auto parcheggiate nei pochi stalli a disposizione in centro città, in particolare quelle di residenti che potrebbero lasciarla altrove ed i veicoli elettrici ed ibridi. Così facendo aumenterebbero gli stalli a disposizione di lavoratori, turisti, persone che vanno per negozi e ristoranti, con evidente beneficio per tutti quanti, anche per il traffico. Inoltre, diminuire le tariffe dell’abbonamento per i lavoratori ed i pendolari sarebbe un grande segno di attenzione verso queste due categorie, premiando da un lato chi lavora in città e lascia l’auto fuori dal centro, e dall’altro chi si reca per lavoro in altri luoghi utilizzando il treno». Nel dettaglio, la proposta di Boldetti è di abbassare l’importo mensile (e di conseguenza annuale) da 55 euro al mese a 40 euro al mese per l’abbonamento utenti frequenti (lavoratori), e da 25 a 15 per quello dei pendolari.

Gratuità per il parcheggio di via Maspero

Le proposte più circoscritte, invece, riguardano principalmente: aumentare la prima fascia oraria della sosta al Sacro Monte, aumentando da un’ora e mezza a due ore la durata della sosta al costo di 1,50 euro; rendere gratuita la nuova area parcheggio in via Maspero, alle spalle del campo da rugby; introdurre una tariffa forfettaria di 1 euro per parcheggiare la sera, dopo le 20, nel multipiano di via Sempione. «Queste proposte, più di dettaglio – prosegue il consigliere varesino – servono a migliorare alcune situazioni poco efficaci. Al Sacro Monte la sosta di un’ora e mezza è troppo breve, ma lo step successivo è una sosta di quattro ore. Meglio allungare la prima fascia a due ore. L’area di via Maspero, invece, è sottoutilizzata, quindi è opportuno renderla gratuita e farla fruire alla cittadinanza, altrimenti sarebbe uno speco di soldi incredibile. Infine, la proposta sul park di via Sempione è un tentativo di risolvere il problema della sosta serale, soprattutto nei weekend, quando trovare un parcheggio in centro a Varese è impresa difficile». L’auspicio di Boldetti è che sulle due mozioni si possa aprire un dibattito, anche con ulteriori proposte di modifica o correzioni, tra tutte le forze che compongono l’aula di Palazzo Estense.