Tutti vogliono Isabella candidata. Speroni difende la Lega di Busto e attacca Cassani

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BUSTO ARSIZIO – «I nemici – dice Francesco Speroni – io li cerco sempre fuori dalla Lega. Ma se attaccano la sezione bustocca», come nel caso della candidatura della Mazzetti, «è chiaro che non posso stare zitto. Insomma non voglio fare la guerra a Cassani, ma è il momento di mettere i puntini sulle “i”».

Il segretario del Carroccio bustocco punta il sindaco di Gallarate. E lo fa partendo dal post del primo cittadino leghista sulla Rivoluzione francese. Precisa: «A proposito dei riferimenti storici, vorrei ricordare che gli eventi rivoluzionari a cui fa riferimento Cassani non hanno spazzato via proprio tutti. Talleyrand, ad esempio, è considerato tra i maggiori esponenti del camaleontismo. Servì la monarchia di Luigi XVI, poi la Rivoluzione francese e perfino l’impero di Napoleone Bonaparte». Come a dire che le stagioni della politica passano per molti, ma non per tutti.

La difesa della sezione bustocca e della Tovaglieri

Speroni sgombera subito il campo da ogni illazione: «La sezione della Lega di Busto si è riunita proprio ieri sera, lunedì 25 febbraio. E si è espressa favorevolmente sulla candidatura di Isabella Tovaglieri». Poi spiega anche come è nata la proposta del vicesindaco per Bruxelles: «La sezione ha scelto Gianfranco Tosi poiché Isabella Tovaglieri non ha presentato alcuna candidatura. Lei è stata candidata dai Giovani Padani, che hanno, all’interno della Lega, autorevolezza e una certa autonomia. Quindi se proprio dobbiamo dire come stanno le cose, a oggi, nella lista dei possibili candidati, ci sono sia Tosi, sia la Tovaglieri. Oltre che l’assessore di Gallarate Mazzetti. Chi decide però non è né Cassani, né Speroni e neppure il segretario provinciale Matteo Bianchi, il quale ha correttamente presentato la rosa dei possibili candidati. Ad avere l’ultima parola sarà Matteo Salvini». Insomma niente fughe in avanti. Anche se Speroni, sempre a difesa della Lega bustocca e del vicesindaco di Busto mette sul tavolo il suo pensiero. Che suona più o meno così: “Giù le mani dalla Tovaglieri”. «Un conto è essere candidati e un conto è venire poi eletti. Se fossi io a decidere, sceglierei il candidato con maggiori possibilità di passare. E, con tutto il rispetto per la Mazzetti, credo che Isabella Tovaglieri abbia le carte in regola e un po’ più di esperienza. E’ militante da più di cinque anni, ha alle spalle un buon bagaglio amministrativo, prima come consigliere e ora come assessore e vicesindaco. Alle elezioni cittadine ha ottenuto un ottimo risultato ed è stata anche candidata alla Camera. Insomma, siccome noi non siamo come i grillini e teniamo conto dell’esperienza, mi pare che sotto questo profilo la possibile candidata bustocca abbia qualcosa in più di quella gallaratese. Poi capisco che ci sia competizione».

Botte e risposte a colpi di storia

Andrea Cassani con il suo post ha sollevato un putiferio in Lega, ma ha avuto il merito di sesto calende laveno bici marco colombomettere tutti alla prova con la storia della Rivoluzione Francese. Oltre alla risposta di Francesco Speroni, anche il consigliere regionale Marco Colombo, che a Busto è stato commissario della sezione, è intervenuto a “bacchettare” l’uscita del primo cittadino gallaratese: «Non mi è mai piaciuta la Rivoluzione Francese, che ha visto sfilare tanti personaggi ipocriti che si sono approfittati della gente. Soprattutto non mi è mai piaciuto l’arrivismo degli imbonitori del popolo, dei cui nomi nessuno più si ricorda. Così come al giorno d’oggi scomparirà il nome di qualche novello imitatore di Jacques Hébert. L’unico vincitore è Napoleone, che ha creato di fatto la Francia moderna. Gli altri sono stati tutti sconfitti dalla storia».

Tutti vogliono Isabella

A Busto tutti concordano sul fatto che Isabella Tovaglieri sia la candidata giusta per le prossime Europee. Ciò significa che, anche se per ragioni differenti, nessuno remerà contro. Perfino Forza Italia, che pur non ha nulla a che vedere sulle candidature leghiste, vede di buon occhio questo passaggio.

Insomma la candidatura del vicesindaco pare essere il tassello perfetto nel puzzle. Una sua eventuale elezione, infatti, porterebbe sul tavolo l’opportunità che lei continui a rimanere anche in giunta. Benché, come si sa, non esiste incompatibilità tra i due incarichi: quello di europarlamentare e di amministratore comunale. Ma questa è già un’altra storia. Forse da raccontare subito lo “sbarco” a Bruxelles.

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