Spostamenti tra comuni a Natale, appello al Prefetto di 40 sindaci di centrodestra

VARESE – «No al divieto di spostamento tra comuni nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno. È una norma iniqua, che non tiene conto delle differenze territoriali del nostro paese». Firmato da 40 sindaci, 54 tra assessori e consiglieri comunali e da tutti e dieci i consiglieri provinciali della maggioranza di centrodestra (manca invece la sottoscrizione del presidente della Provincia e sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli, ma anche quella del consigliere comunale di Varese Roberto Maroni). Ha avuto una larga adesione la lettera al Prefetto di Varese Dario Caputo per mettere in evidenza la «discriminazione ai danni di una cospicua parte della popolazione» creata dal Dpcm che ha introdotto le restrizioni nei giorni del 25 e 26 dicembre e del 1° gennaio, con il divieto di spostamento fuori dal proprio comune di residenza.

La lettera

Il centrodestra della provincia di Varese dal prefetto: «Contro i divieti di Natale»

Un’iniziativa, preannunciata nei giorni scorsi, con cui le forze politiche e civiche che gravitano nell’area del centrodestra della provincia di Varese esternano la loro «contrarietà» al divieto di spostamento tra comuni diversi. Chiedendo al Prefetto di farsi portavoce presso il ministero dell’interno e il governo affinché venga modificata la norma «che non tiene conto delle differenze territoriali del nostro paese -si legge nella missiva – dove le famiglie trascorreranno delle festività differenti a seconda che risiedano nelle grandi città o nei comuni di provincia». Curiosamente, con l’attuale norma, la sperequazione è tutta in un dato: l’estensione del comune di Roma, 1.287 km quadrati in cui ci si potrà muovere liberamente, è superiore a quella dell’intera provincia di Varese, 1.241 km quadrati, in cui ci sono 138 comuni diversi in cui non si potranno varcare i confini…
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