FERNO – «I pendolari baratterebbero volentieri la pioggia con qualche treno in più». Il commento, tra l’ironico e l’amareggiato, è del gestore del bar all’interno della stazione delle FerrovieNord di Ferno-Lonate Pozzolo. Alle prime piogge forti della stagione, infatti, i disagi della struttura son venuti fuori attraverso un paio di infiltrazioni: lo scorso venerdì 23 novembre una cascata d’acqua – ben documentata su vari gruppi social – ha accompagnato la discesa dei passeggeri ai binari. Eppure i problemi non sono soltanto questi.
Troppo grande
Da un anno e mezzo, anzi, la presenza del punto ristoro ha dato nuova vita alla stazione (insieme all’ampliamento del parcheggio di tre anni fa), una struttura definita “fantasma”, costruita nel 1999 e attivata nel 2009, è sfruttata da un gran numero di viaggiatori che viaggiano sulla tratta Milano-Malpensa. Ma si tratta di una stazione «nata già vecchia»: un progetto che non tiene conto delle specificità del territorio, che «per quanta manutenzione si possa fare prende acqua ad ogni pioggia», e che comunque è un po’ trascurata. Gli stessi bagni, ad esempio, pur presenti dall’inaugurazione possono essere utilizzati solo da quando ha aperto il bar. Non mancano, quando serve, le segnalazioni a FerrovieNord e le riparazioni da parte dei funzionari addetti, ma si tratta comunque di una stazione-cattedrale, davvero troppo grande, che negli anni ha subito «dai tagli sulle pulizie, alla guardia sostituita dalle telecamere». Non si verificano atti vandalici, e la stazione è sicura: ma, considerato il sempre maggiore flusso di passeggeri da e per Malpensa, cosa servirebbe?
Utenza consistente
I treni, appunto. Quelli che si fermano sono due all’ora: a partire dalle cinque del mattino fino alle otto di sera, con un paio che vanno a Como-San Giovanni permettendo di arrivare in Svizzera. «Dei treni in più sopratutto nelle ore di punta farebbero comodo, la stazione serve comunque un bacino di utenza che comprende una porzione di territorio vasta». E il progetto della stazione sembra essere pensato per qualcosa in più, «addirittura c’è un secondo piano, si parlava di vari esercizi commerciali». Ma alla fine, ai passeggeri, rimane l’acqua.
stazione ferno lonate – MALPENSA24