“Storie di Velluto” in mostra al Museo del Tessile di Busto. C’è pure un Lucio Fontana

Il velluto di design di Lucio Fontana esposto al Museo del Tessile

BUSTO ARSIZIO – C’è anche un “Lucio Fontana” sulle pareti del Museo del Tessile per la mostra “Storie di Velluto” che apre l’ottobre del Tessile di Busto, dedicato al suo Museo e alla tradizione che ha plasmato la città anche dal punto di vista culturale. Oltre al mese di apertura della mostra dedicata al velluto, ci sarà il weekend di ApritiModa il 21 e 22 ottobre: due appuntamenti che caratterizzano il mese che celebra l’inaugurazione del Museo del Tessile (era il 28 ottobre 1997) negli spazi dell’ex cotonificio Bustese di via Volta.

L’ottobre del Tessile

Un mese di iniziative varate «non con un’impronta passatista, ma con la consapevolezza della storia, ma anche del presente declinato secondo il linguaggio del tessile – sottolinea la vicesindaco e assessore alla cultura, all’identità e allo sviluppo economico Manuela Maffioli – un presente anche economico in cui Busto è baricentro di un territorio a vocazione tessile». E con un’attenzione che mette insieme «contenuto e contenitore», in scia con un’azione amministrativa che prevede «anche una destinazione culturale nei cantieri PNRR che cambiano la città».

Esposto un “Lucio Fontana”

Il “Fontana” è il pezzo forte: un velluto stampato a serigrafia, di proprietà del Museo, prodotto negli anni Cinquanta dalla Manifattura JSA su disegno di Lucio Fontana (Galassia, 1955) e destinato all’arredamento. Segno di «un momento magico di connubio tra il saper fare dell’artista e il saper fare dell’impresa – come spiegato dall’assessore Maffioli – l’arte al servizio di un tessuto di design». Un pezzo emblematico.

La mostra

“Storie di Velluto” è un allestimento temporaneo inaugurato oggi, 5 ottobre, che sarà visitabile fino al 5 novembre. Un’esposizione tematica, curata dalla conservatrice Erika Montedoro con la consulenza dello storico del tessile Luigi Giavini, allestita in uno spazio raccolto al secondo piano del Museo del Tessile, che presenta una selezione di quaderni di tessitura, tessuti, messincarta e altri oggetti legati alla produzione dei velluti. «Attraverso alcuni pezzi esemplificativi, l’allestimento punta a illustrare non solo il prodotto finito ma anche gli aspetti tecnici legati alla nascita di un tessuto. Dai velluti operati, che vantano un’antica tradizione, si passa ai tessuti moda nobilitati da ricami e applicazioni, fino ai più moderni velluti a coste, nati per l’abbigliamento informale. Completano l’esposizione alcune opere tessili, che trasferiscono la bellezza del tessuto su un nuovo piano, passando dall’arte del tessere, connubio di saperi antichi e moderne tecnologie, alla fiber art, dove il tessuto si fa medium e materia nelle mani dell’artista».

L’assessore Manuela Maffioli e la conservatrice Erika Montedoro

Torna ApritiModa

Per il quarto anno consecutivo il Museo del Tessile aderisce inoltre al circuito nazionale ApritiModa, che si terrà il 21 e 22 ottobre. Un week end di visite in spazi pubblici e privati per conoscere il dietro le quinte del Made in Italy in ambito tessile e moda, entrando direttamente nei luoghi del fare: fabbriche, laboratori e atelier, ma anche musei a tema, L’edizione di quest’anno inizia a guardare il 2026, ai Giochi Olimpici di Milano-Cortina, portando il pubblico alla scoperta anche dell’abbigliamento sportivo, capace di coniugare tecnologia e bellezza.

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