Striscioni sulle sedi di Varese e provincia: la Cgil celebra il Giorno della Memoria

VARESE – La segreteria provinciale della Cgil di Varese ha deciso di celebrare il Giorno della Memoria 2022 attraverso una serie di striscioni esposti nelle sedi di Varese e provincia. Un momento per ricordare e anche per guardare al presente in contrasto alle azioni anti-democratiche, come sottolineano dalla segreteria varesina ricordando i recenti attacchi al sindacato.

Striscioni sulle sedi

La sede provinciale della Camera del Lavoro di Varese, ma anche quella di Gallarate e Busto Arsizio. E poi ancora le sedi di Tradate, Saronno e Besozzo. Gli uffici territoriali della Cgil di Varese espongono in questi giorni una serie di striscioni che riportano le parole dello scrittore Primo Levi, in occasione del Giorno della Memoria 2022. La ricorrenza si celebra il 27 gennaio in tutto il mondo per commemorare le vittime della Shoah. Un momento di ricordo a cui anche il sindacato ha voluto partecipare in questo modo.

Dal passato all’attualità

«Non vuole essere un’iniziativa rituale o di solo ricordo della tragedia avvenuta nel passato – dicono dalla segreteria della Cgil di Varese – al contrario, pensiamo che questa giornata offra l’occasione per considerazioni di assoluta attualità. Il Paese sta vivendo una crisi profonda, legata non solo all’emergenza sanitaria, ma anche ad altri fattori sociali ed economici, come la mancanza, in molti casi, di un’occupazione stabile, che permette di programmare il proprio futuro. Le ricadute più pesanti di questa situazione riguardano le fasce deboli della cittadinanza, e in particolare giovani e giovanissimi, che si trovano a fare i conti con prospettive di vita e di lavoro quanto mai incerte e precarie. Prospettive che possono costituire un terreno fertile per quanti, come chi si richiama, in forme nuove, alle aberranti ideologie nazifasciste, cerca di minare alle fondamenta la convivenza democratica basata sulla nostra Costituzione».

Restare vigili

«Di fronte a questa possibilità – continua il messaggio – è necessario restare vigili e mobilitarsi contro ogni azione violenta e anti-democratica, di cui la Cgil è già stata vittima a Roma e a Milano. Su questo fronte restano preziose le parole dello scrittore Primo Levi e della senatrice a vita Liliana Segre, protagonisti di un’ostinata resistenza a chi professa ideologie violente e razziste. Perché, come scriveva Primo Levi, “se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare”».