Videosorveglianza ad Albizzate, nuovi investimenti per 56mila euro

ALBIZZATE – Più telecamere per aumentare la percezione di sicurezza in paese. Al mutuo da 50mila euro inserito a bilancio già da inizio anno, la maggioranza di Albizzate (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Alleati per Albizzate) con l’ultima variazione approvata in aula ha aggiunto ulteriori 6mila euro di stanziamento. Questo consentirà il collegamento dei singoli occhi elettronici alla centrale operativa della polizia locale e dei carabinieri. Non serviranno più dunque soltanto per registrare le immagini, ma per vedere in diretta cosa sta accadendo. «Con questo investimento – dice il sindaco Mirko Zorzo – credo che la nostra amministrazione sul tema videosorveglianza abbia decisamente fatto la sua parte».

La battaglia con il centrosinistra

La battaglia sulla videosorveglianza di Zorzo iniziò dai banchi di opposizione. Fu uno dei suoi cavalli di battaglia contro l’ex giunta di centrosinistra di Francesco Sommaruga (Noi insieme). «Questa è la differenza tra noi e voi: noi avevamo installato le telecamere per la sicurezza degli albizzatesi, voi invece le fototrappole per fotografare il passaggio degli animali nel bosco», dichiarò Zorzo in consiglio comunale nella seduta di febbraio 2014 dopo aver incassato l’ennesimo rifiuto dell’allora maggioranza all’installazione della videosorveglianza comunale a Valdarno. La Lega ci aveva già provato nel consiglio comunale del novembre precedente, ci ritentò in quell’occasione e, promise Zorzo, «ci riproveremo in tutte le sedute che mancano da qui alla fine del mandato. E’ la consulta di Valdarno a chiedervelo, perché non volete dare risposta a una richiesta che viene dagli albizzatesi?». Sullo scadere del mandato, la giunta Sommaruga accontentò le richieste, comunicando a marzo 2016 l’installazione di venti nuove telecamere (tre a Valdarno, cinque sul parco La Fornace, tre al cimitero, altre tre nell’area di piazzale Sefro e sei in diversi punti di piazza IV novembre).

Le nuove telecamere

L’attuale amministrazione ha voluto completare l’opera. L’ultimo stanziamento da 56mila euro complessivi contempla al suo interno non soltanto il collegamento tramite antenna alla centrale operativa (necessario per evitare ai vigili di andare a scaricare le immagine in loco ma di poterle visionare direttamente dal monitor in ufficio), ma anche i varchi elettronici posizionati ai quattro ingressi del paese. Sono speciali telecamere abilitate per la lettura digitale delle targhe che possono risultare di fondamentale importanza per indagini giudiziarie, ma non solo. Il registro che automaticamente memorizza i passaggi delle auto in entrata e in uscita dal centro abitato può essere incrociato in tempo reale con le banche date relative alle macchine rubate e a quelle che girano senza revisione o con l’assicurazione scaduta. All’istante, dunque, sul monitor della centrale operativa viene evidenziata l’anomalia, così da poter intervenire sul posto. Naturalmente, a sistema possono essere inserite anche le targhe automobilistiche di veicoli sospetti, appartenenti a persone ricercate.

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