“Tensione” positiva di Volt per Galimberti e «per una Varese digitale e inclusiva»

Varese Volt Magnolfi Piazza

VARESE – 20mila Volt, «perché qui a Varese siamo una forza nuova e all’esordio in una competizione elettorale, ma con noi ci sono i 20mila esponenti europei del nostro partito con i quali ci confrontiamo sui temi più importanti e comuni per poi calarli nelle realtà nelle quali viviamo e lavoriamo». Si presentano così Valeria Magnolfi (34 anni) e Luca Piazza (32 anni), i due capolista della squadra Volt – Radicali in campo per sostenere Davide Galimberti alle prossime elezioni.

Diritti, ambiente, digitalizzazione i grandi temi legati dalla convinzione che non c’è futuro senza Europa. «Perché Volt – spiegano – è il primo partito paneuropeo. Ed è nato proprio in risposta alla spinta anti europeista della Brexit», sottolineano Magnolfi e Piazza. E questo respiro europeo vien fuori anche da un aneddoto che i due giovani capolista raccontano: «Accanto a quella di Galimberti, abbiamo supportato anche la campagna elettorale tedesca, in Germania ci sono le Federali, è ci siamo fatti spedire il materiale dai Volt tedeschi per distribuirlo a chi abita e lavora qui e deve votare». Insomma, una visione che va oltre i confini di Varese, «anche se – dicono – non dobbiamo perdere di vista la nostra città. Per questo abbiamo deciso di dare vita a una lista anche qui».

Valeria Magnolfi, toscana d’origine e residente in città da pochi anni e Luca Piazza, varesino da sempre ma per la prima volta in politica. Cosa vi piace e cosa no di Varsese?
Magnolfi
:«Il verde. Non è facile trovare una città con tanti parchi e alberi, che hanno anche un importante valore storico, come qui a Varese. Quello che invece mi piace meno è lo sviluppo urbanistico di alcune zone della città. C’è ancora troppo disomogeneità, ed è un peccato perché ora tornare indietro e rimediare è davvero difficile».
Piazza: «La tranquillità. Varese è una città a misura d’uomo. Puoi raggiungere i diversi luoghi a piedi. E mi spiace che i varesini usino troppo la macchina e si perdano così il piacere di camminare nella nostra bellissima città».

Esordio per Volt, ma anche per voi si tratta della prima volta in politica. Cosa vi ha spinto a candidarvi?
Magnolfi
: «Abito a Varese da 4 anni e ho pensato che questo non può essere un alibi per stare fuori dalla vita politica di quella che è comunque la mia città. Chissà quante persone si spostano dalla loro città natale, ma credo che la volontà di essere cittadini partecipi non debba venire meno anche in una nuova realtà. E poi credo che l’impegno attivo sia anche l’unico modo per far sì che la mia generazione venga ascoltata».
Piazza: «Perché anziché lamentarsi è meglio agire. E poi mi sono detto: “E tempo che hanno i giovani si mettano a fare politica”. Non quella legata a vecchi schemi che non mi appartengono. Il mio impegno nasce con Volt, quindi in un contesto europeo, lontano dalle ideologie e vicino alla voglia di dare un contributo concreto».

Contributi concreti, appunto. Ma i vostri temi non sono forse un po’ troppo distanti dai problemi quotidiani dei cittadini?
Magnolfi e Piazza
: «Forse c’è poca percezione della loro importanza. Prendiamo la digitalizzazione. Crediamo sia importante per i giovani, ma anche per gli anziani. Dare loro strumenti inclusivi, di facile accesso, può migliorare la loro qualità della vita. Oppure l’ambiente. Oggi le tematiche ambientali toccano tutti, anche chi crede che l’unico problema da risolvere (e che va risolto) sia la buca nell’asfalto».

Va bene, ma qui a Varese come pensate di portarli sui tavoli dell’amministrazione e soprattutto come intendete declinarli?
Magnolfi e Piazza
: «Sull’ambiente ognuno deve dare il proprio contributo. Pensiamo ad esempio alla raccolta differenziata. Varese ha una percentuale di poco superiore al 70%. Ci sono spazi per migliorare e ridurre anche la produzione dei rifiuti. Ma anche la mobilità, con il potenziamento delle infrastrutture per bici e pedoni. O con progetti per spingere il passaggio all’elettrico. Se invece parliamo di digitalizzazione, il Comune può dare vita a un app che dia la possibilità di svolgere una serie di pratiche e ottenere documenti senza recarsi di persona agli sportelli comunali. Non dobbiamo dimenticare che nei prossimi anni arriveranno sul territorio i fondi del Pnrr. Ecco, vanno investiti su progetti di ampio respiro e che coinvolgano grandi fette di popolazione».

20mila Volt in tutta Europa. Ma a Varese un po’ meno e con i Radicali, realtà che non è certo nuova come la vostra. Come è nata questa intesa?
Magnolfi e Piazza
: «Con i Radicali abbiamo valori e idee condivisi. Penso a tutta la sfera dei diritti da continuare a garantire e a quelli  ancora da conquistare o consolidare. E stata un’intesa naturale tra due realtà con storie diverse, ma con la medesima apertura al dialogo, al confronto, all’ascolto. Insomma Volt e Radicali non potevano che stare nella stessa lista».

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