Terapie intensive sotto quota 100 in Lombardia. E Gallera “riapre” le Rsa

Una delle dirette del presidente Fontana e dell'assessore Gallera ai tempi della prima ondata del Covid

MILANO – «Dai dati di oggi emerge che siamo scesi sotto quota 100 posti letto in terapia intensiva e continua ad aumentare il numero dei guariti. Una bella notizia che ci deve spingere a guardare con fiducia al futuro, senza mai abbassare la guardia». Il governatore Attilio Fontana, ancora sotto assedio dal punto di vista politico per le vicende legate alla fornitura dei camici, sintetizza così gli ultimi dati sul contagio in Lombardia. Dopo il “rimbalzo” di ieri, con contagi e decessi in risalita, nel report giornaliero di oggi, 9 giugno, tutti gli indicatori mostrano un deciso miglioramento della situazione, in linea con il trend delle ultime settimane.

Il riepilogo dei numeri

Il dato sulle terapie intensive è quello che conforta di più: altri 11 letti liberati nelle ultime 24 ore, per un totale che scende sotto i 100, a quota 96. Anche i ricoveri negli altri reparti Covid continuano a scendere: meno 48 per un totale di 2.660 in tutta la Lombardia. Altro dato in miglioramento è quello dei decessi: sono stati 15 nelle ultime 24 ore, meno della metà dei 32 di ieri. Torna sotto controllo anche il numero dei contagiati: ne sono stati accertati 192, su 9.848 tamponi eseguiti, con il rapporto che torna all’1,9%, rispetto all’improvvisa impennata al 4,3% che si era registrata ieri. Numeri significativi anche per i guariti e i dimessi: 1.199 in più nelle ultime 24 ore, con il dato degli attualmente positivi che scende di oltre mille unità, attestandosi a quota 18.297.

I dati nelle province

Sui 192 nuovi casi positivi delle ultime 24 ore, ce ne sono 14 che arrivano dalla provincia di Varese, dove il totale da inizio pandemia sale a 3.714. Numeri modesti da tutte le altre province, fatta eccezione per le tre più colpite dal contagio, Bergamo (più 52), Milano (più 46, di cui 17 a Milano città) e Brescia (più 24).

Le RSA riaprono in sicurezza

«Le strutture residenziali e semiresidenziali possono riaprire in totale sicurezza – annuncia l’assessore al welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera – sono previsti test sierologici e tamponi per i nuovi accessi, la presa in carico in appositi centri Covid dei positivi, percorsi di screening e di formazione continua per gli operatori». La Fase 2 delle RSA e delle RSD è stata decisa oggi, 9 giugno, dalla giunta regionale, disponendo precisi protocolli. «Abbiamo agito nella consapevolezza di dover trovare un equilibrio molto delicato – spiega Gallera – tra le esigenze delle famiglie di garantire ai propri cari una adeguata presa in carico con le formule di assistenza necessarie e la necessità di mettere in sicurezza le strutture residenziali, semi residenziali e ambulatoriali con un’attenzione particolare alle situazioni di particolare fragilità degli ospiti». Le visite sono consentite solo in situazioni di particolare necessità e devono essere concordate e autorizzate dal gestore. «Questo provvedimento è stato costruito con un approfondito confronto con le associazioni dei gestori – aggiunge Gallera – e individua percorsi specifici per l’accesso alle strutture. Nelle scorse settimane, le ATS della Lombardia hanno disposto l’esecuzione di tamponi a tappeto per ospiti e operatori in servizio, con l’isolamento o il ricovero all’occorrenza dei casi positivi».

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