I dati di ATS Insubria: più guariti, meno decessi. Tamponi: la metà nelle RSA

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VARESE – ATS Insubria svela i dati sui tamponi eseguiti nelle ultime settimane. Su 6.561 casi positivi accertati al 9 maggio nei territori delle province di Varese e Como (corrispondono a quelli delle ASST Sette Laghi, Valle Olona e Lariana), quasi il 15% sono già guariti e un altro 15% circa sono i pazienti deceduti. Il tasso di mortalità, che nella nostra ATS è meno di un terzo rispetto alla media regionale, è 36 volte maggiore negli over 65 rispetto al resto della popolazione. Ma la tendenza delle ultime due settimane vede un incremento sostanziale delle guarigioni e una leggera diminuzione dei decessi. Un altro dato significativo riguarda la provenienza dei tamponi: nell’ultima settimana presa in esame, quella dal 4 al 10 giugno, più della metà dei tamponi (2.206 su 4.319) sono stati eseguiti nelle RSA.

I numeri del contagio

Al 9 maggio 2020, sono stati riportati, nel Sistema di Sorveglianza del Dipartimento di Prevenzione di ATS Insubria, 6.561 casi, + 614 rispetto al 2 maggio (rispettivamente + 448 in provincia di Varese e +166 a Como).

  • L’età media dei casi è pari a 64,5 anni.
  • Il 14,9% del totale dei casi segnalati al 9 maggio (980) è andato incontro a guarigione, con un tasso grezzo pari a 0,7 per mille abitanti.
  • Il 14,7% dei casi (962) è deceduto.
  • Tra i casi letali, il genere maschile è più colpito rispetto al genere femminile (56,5% contro 43,5%), contrariamente alla percentuale dei casi complessivi (42,9 contro 57,1%).
  • L’età media dei deceduti è di 80 anni.
  • Se rapportiamo il numero di morti alla popolazione residente, il tasso grezzo di mortalità per Covid-19 in ATS è pari a 0,65 per mille abitanti, inferiore al dato regionale (1,49 per mille abitanti).
  • Il 92 % circa della mortalità è stata a carico della popolazione anziana (più di 64 anni) con un tasso grezzo al 9 maggio rispetto alla popolazione non
    anziana (meno di 65 anni) di 2,57 contro 0,07 ogni mille abitanti, circa 36 volte maggiore.
  • Al 2 maggio, la percentuale di casi nel sesso femminile era 56,0 % e l’età media di tutti i casi risultava 64,7 anni, mentre al 9 maggio tali valori
    erano rispettivamente 57,1 % e 64,5 %. Questo dato indica un aumento proporzionale dei casi tra le donne.
  • Tra l’ultima e la terzultima settimana, in ATS Insubria, si è verificato un decremento dei casi totali (- 29,0 %) e ancor più dei positivi (- 71,0 %). Incoraggiante anche il dato in aumento dei guariti (+87,5 %) e in diminuzione dei decessi (-8,7 %) che, com’è noto, colpiscono soprattutto gli anziani. Per i deceduti (che si riferiscono a casi infettati nelle settimane precedenti) si registra addirittura un dimezzamento rispetto alla penultima settimana. Nell’ultima settimana (rispetto alla terzultima) si osserva dunque un positivo aumento dei guariti, che superano numericamente i pazienti positivi e i deceduti, dato che si consolida in una chiara tendenza migliorativa. 
  • I tamponi eseguiti nella settimana dal 4 al 10 maggio sono stati in totale 4.319 di cui 2.032 eseguiti in modalità drive in, 81 al domicilio e 2206 nelle RSA (823 su operatori e 1.383 su ospiti). Il tampone viene prescritto dai Medici di Medicina Generale o da ATS Insubria, per le categorie di assistiti previste dalle indicazioni di Regione Lombardia.

I tamponi

Come detto, più della metà dei tamponi eseguiti nell’ultima settimana rilevata sono stati effettuati all’interno delle RSA. Evidentemente anche gli esiti dei test e il bollettino quotidiano del contagio risentono del fatto che una parte significativa di nuovi casi sono relativi alle strutture di ricovero per anziani. ATS Insubria fa notare inoltre che ai drive-in messi a disposizione a Varese e Busto Arsizio «si sono registrate talvolta code e disguidi dovuti al fatto che i cittadini si presentano per libera scelta, non rientrando nelle categorie previste, oppure per mancato rispetto degli orari indicati nella convocazione». L’agenzia diretta da Lucas Maria Gutierrez rimarca come sia «opportuno che i cittadini, in questa fase ancora di emergenza, si attengano alle indicazioni fornite agevolando il lavoro degli operatori».

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