Risalgono contagi e decessi. In Lombardia 7 nuovi casi su 10 e un decesso su 2

MILANO – Nel bailamme delle polemiche che scuotono Regione Lombardia ormai a getto continuo, i numeri del contagio di oggi, 8 giugno, segnano una lieve risalita di alcuni indicatori, casi positivi e decessi. Nel report diramato da Palazzo Lombardia schizza all’insù la percentuale dei tamponi positivi sul totale di quelli processati, tornando a livelli di quasi un mese fa. Il 4,3%, frutto di 194 nuovi casi positivi su 4.488 test effettuati, contro l’1,6% di ieri e l’1%, record negativo, di due giorni fa. Ieri i nuovi contagiati erano stati 125, ma “pescati” in un numero decisamente più alto di tamponi (8.005).

Il riepilogo dei numeri

Tornano a crescere anche i decessi, che nelle ultime 24 ore sono stati 32, a fronte dei 21 di ieri. Anche in questo caso, si tratta del dato più alto degli ultimi giorni. Stabile invece il numero dei ricoverati in terapia intensiva, che rimangono 107 come ieri, mentre scende di 93 unità il dato dei ricoverati non in terapia intensiva, arrivando a quota 2.708. Aumentano i guariti e dimessi, più 263, mentre diminuiscono di 101 unità i pazienti attualmente positivi al Covid.

I dati nelle province

Continuano ad essere le tre province più colpite quelle che fanno registrare il maggior numero di nuovi casi positivi. Ma oggi, 8 giugno, Brescia (più 63) e Bergamo (più 51) crescono decisamente più di Milano (29 nuovi contagi, di cui 15 a Milano città). Si ferma a 7 nuovi casi la provincia di Varese, che arriva ad un totale di 3.700 dall’inizio della pandemia.

Il confronto nazionale

A livello nazionale, il dipartimento di protezione civile comunica 280 nuovi casi positivi al test del Covid-19, di cui 194 in Lombardia: significa che il 69,2% dell’aumento odierno deriva dai dati della Lombardia. Le vittime nelle ultime 24 ore sono state invece 65, di cui 32 in Lombardia, che fa quindi registrare praticamente metà dei decessi in tutta Italia. Per quanto riguarda gli attualmente positivi, i 19.319 della Lombardia sono più della metà di quelli nazionali (34.730).

Test sierologici nei centri disabili

Riaprono i centri diurni semiresidenziali per disabili. «In piena e totale sicurezza – annunciano gli assessori Stefano Bolognini (politiche sociali) e Giulio Gallera (welfare) – la procedura di riapertura prevede che siano sottoposti a test sierologico ed eventualmente al tampone in caso di positività al test, ovvero in caso di impossibilità a realizzare il prelievo ematico, tutti gli oltre 4.000 operatori e i 14.000 ospiti delle strutture lombarde. La spesa dei test sarà a carico di Regione Lombardia».

 

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