MILANO – Mentre in Lombardia impazza la polemica sul pasticcio della donazione dei camici da parte della Dama Spa, la società del cognato e della moglie del governatore Attilio Fontana, i numeri del contagio continuano a delineare un trend discendente. Nel report di oggi, 7 giugno, compaiono 125 nuovi casi positivi, pari all’1,6% dei tamponi processati (più di 8.000) nelle ultime 24 ore. Si tratta di un tasso di contagi in rapporto ai test più alto rispetto a ieri, quando era precipitato all’1%, ma comunque più basso rispetto alla media degli ultimi sette giorni, segno che la contrazione del fenomeno Coronavirus continua. Anche dopo le riaperture delle attività e il ritorno alla nuova normalità della Fase 2. Oggi calano anche i decessi: 21, contro i 27 registrati ieri. Nella slide qui sotto, elaborata dal consigliere regionale del PD Samuele Astuti, che riporta i dati dei nuovi casi positivi raggruppati per settimane, risulta evidente il progressivo trend di rallentamento del contagio in Lombardia, che procede senza sosta ormai dall’inizio del mese di aprile.
Il riepilogo dei numeri
Sono 125 i nuovi contagiati in Lombardia su 8.005 tamponi effettuati, l’1,6% rapporto con i tamponi giornalieri. Ieri si erano registrati 142 casi positivi, ma su oltre 13.000 tamponi. I morti nelle ultime 24 ore sono stati 21, su un totale di 16.270 dall’inizio della pandemia. Le persone attualmente positive sono 19.420 (meno 79 rispetto a ieri), mentre le persone guarite o dimesse oggi sono 183, per un totale di 54.505. Continua senza sosta il calo del numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva: 107, meno 3 rispetto a ieri. Ma anche negli altri reparti Covid degli ospedali: in tutto 2.801, meno 39 da ieri.
I dati nelle province
La provincia di Varese, con 19 nuovi casi di positività accertati, sale a 3.693 contagi totali dall’inizio dell’emergenza. Oggi, 7 giugno, risulta essere la seconda provincia più colpita, alla pari di Brescia, dopo Milano, che fa registrare 43 nuovi casi (di cui più della metà, 23, a Milano città).
Il pasticcio dei camici donati alla Regione dal cognato e dalla moglie di Fontana