Torna la fiera “Busto in Vinile”, e nel 2022 fa tris. In sala un espositore tedesco

BUSTO ARSIZIO – Torna la Fiera del Disco “Busto in Vinile“: domenica 20 marzo dalle 10 alle 18.30 nelle sale gemelle del Museo del Tessile è in programma il primo dei tre appuntamenti del 2022 con la mostra mercato di dischi, cd, libri e memorabilia musicali organizzata dall’associazione culturale 33&45. «Ci saranno 32 espositori, di cui uno dalla Germania, e a qualcuno abbiamo dovuto dire “no” » annuncia Lorenzo Prato, presidente dell’associazione. «I generi più gettonati? Progressive, metal, punk e colonne sonore». Gli altri appuntamenti si terranno il 5 giugno nel giardino quadrato del Tessile e il 23 ottobre ancora nelle sale gemelle.

La presentazione

È arrivata alla nona edizione la popolare fiera del disco di Busto Arsizio, «la seconda più importante in Lombardia dopo Novegro», come ribadisce Angiolino Liguori, tra gli organizzatori di 33&45. Ogni volta ci sono delle novità: domenica 20 marzo, in particolare, spiccano la presenza di «un espositore tedesco, grazie all’allenamento dell’emergenza Covid», come spiega Lorenzo Prato. Va ad aggiungersi ad una “squadra” già di ampio respiro territoriale, visto che ci sono espositori che arrivano dal Piemonte e dall’Emilia oltre che dalla Lombardia. Ma ci sarà anche «uno stand con impianti stereo e hi-fi per la diffusione della musica dal vivo da parte di un negozio del territorio in collaborazione con un produttore di Busto Garolfo», e ancora il ritorno di «uno stand di libri di genere musicale» ma anche quello, inedito, di «un espositore specializzato in video musicali». Liguori porterà anche i libri della comunità del Pollicino e ricorda che «i dischi si possono anche portare da casa da scambiare» con i collezionisti.

Il vinile “tira”

«Ospitiamo questa fiera anche grazie alla grande risposta in termini di pubblico e partecipazione delle scorse edizioni, con un’affluenza importante già dall’apertura – sottolinea la vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli – segno di una passione e di un interesse culturale forte nei confronti del vinile, che è una componente significativa per un pubblico che ama ascoltare e collezionare musica», ma anche frutto di «una efficace contaminazione di linguaggi culturali diversi». Una fiera che unisce appassionati e collezionisti: C’è tanto materiale a prezzi umani – assicura il presidente di 33&45 – personalmente preferisco vendere un disco da 5 euro a un ragazzino che vuole ascoltare della buona musica piuttosto che uno da 100 euro a un collezionista». E oggi, aggiunge Angiolino Liguori, «il vinile avvicina tante persone, soprattutto i giovani».

La ricerca universitaria

Un interesse di tipo culturale ma non solo, se è vero che uno studente di 23 anni dell’Università di Milano, il bustocco Michele Candiani, sta svolgendo un progetto di ricerca sul vinile nell’ambito del corso di “Consumer culture” nell’indirizzo di Comunicazione d’impresa della facoltà di Scienze politiche.

busto arsizio fiera disco vinile – MALPENSA24