Tragedia del Mottarone: via all’incidente probatorio. Il 3 agosto perizia funivia

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VERBANIA – Mottarone: via incidente probatorio, presenti alcuni indagati Per conferimento incarico a periti e formulazione quesiti A due mesi dalla tragedia del Mottarone ha preso il via l’incidente probatorio disposto dal gip di Verbania Elena Ceriotti per far luce sulle cause dell’incidente dello scorso 23 maggio in cui hanno perso la vita 14 persone. L’udienza per il conferimento dell’incarico ai periti del giudice e la formulazione dei quesiti, è cominciata con circa un’ora di ritardo. In aula, oltre a pm, difese e legali delle oltre 50 parti lese, i familiari delle vittime, e del Codacons, sono presenti alcuni indagati, tra cui Gabriele Tadini ed Enrico Perocchio. Lo riporta l’Ansa.

Via all’incidente probatorio

Le difese di Nerini, Tadini e Perocchio hanno chiesto nel corso dell’incidente probatorio che si sta svolgendo a Verbania di estendere l’accertamento anche a un dipendente della società che gestisce l’impianto, all’azienda costruttrice del cavo trainante che si è spezzato e alle aziende di manutenzione, ai sensi della legge sulla responsabilità amministrativa degli enti, i cui legali rappresentanti sono già indagati. Anche i legali delle 53 parti offese hanno chiesto l’estensione dell’incidente probatorio alla società costruttrice del cavo e all’Ustif, l’ente del Ministero dei Trasporti deputato al controllo periodico degli impianti a fune. Il Gip ha rigettato tutte le richieste. Il Gip ha conferito quindi l’incarico peritale anche per esaminare la così detta scatola nera della funivia del Mottarone. Il 3 agosto inizierà la perizia sulla funivia.

Accertare le responsabilità

«Adesso ci sono le condizioni e le istruzioni per portare avanti gli accertamenti e individuare i profili di colpa e le responsabilità». Così Armando Simbari, legale di Eitan il bimbo unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, al termine dell’udienza dell’incidente probatorio. «Anche noi come rappresentanti di Eitan abbiamo nominato un nostro consulente che sarà di collante rispetto ai periti nominati dal giudice. I quesiti posti dal gip – ha spiegato – sono ad ampio raggio, dalla verifica dello stato dei luoghi a quelle strutturali, genetiche e le caratteristiche dell’impianto e poi l’analisi della situazione attuale per ricostruire la dinamica dell’incidente». Infine l’avvocato ha ripetuto che Eitan «E’ seguito costantemente dalla zia e sta meglio».

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