Air Italy, i trasferimenti da Olbia a Malpensa «sono imprescindibili»

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MALPENSA – Una decisione «inaccettabile» secondo il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli (Movimento5Stelle)? Una decisione «inevitabile» per i vertici di Air Italy. Il trasferimento di 50 tecnici dalla sede di Olbia a quella di Malpensa si farà, che piaccia o meno al rappresentante del governo.

Malpensa è il futuro di Air Italy

«Air Italy ha avviato un ambizioso Piano, che vede fortemente impegnati tutti i suoi collaboratori e che richiede ingenti sforzi da parte dei suoi azionisti», si legge in una nota diramata dal management della ex Meridiana, compagnia che ha scelto Malpensa come hub del proprio rilancio dopo anni difficilissimi a un passo dal baratro. «Si tratta evidentemente di un Piano che comporta uno straordinario cambiamento del modello di attività, che si riflette in certa misura sull’organizzazione. La Compagnia comprende e condivide le preoccupazioni per gli aspetti sociali che tale cambiamento comporta, ma è altresì convinta che il successo di questo Piano Industriale rappresenti oggi l’unica opportunità per dare un futuro ai lavoratori di Air Italy e ai tanti di cui è previsto l’ingresso in futuro».

In brughiera la base operativa

Se Malpensa è la nuova base operativa, è inevitabile che gli operativi lavorino a Malpensa. A Olbia, infatti, rimane soltanto la sede con i relativi uffici. Cosa fanno i tecnici a Olbia se gli aerei sono in brughiera? Un concetto talmente ovvio da doverlo ribadire: «L’Azienda negli scorsi mesi ha assicurato nelle sedi istituzionali che, nonostante il piano di sviluppo fosse concentrato a Malpensa, la Sardegna avrebbe continuato a svolgere un ruolo centrale. In particolare è stato sempre rappresentato come lo spostamento di alcune funzioni di terra fosse possibile, restando invece imprescindibile il trasferimento di gran parte del personale navigante e manutentivo direttamente operante sugli aeromobili di base a Milano». E ancora:  «La decisione di trasferire a Malpensa alcune unità organizzative relative al personale di terra è stata assunta al termine di un processo di analisi durato diversi mesi. Questa riorganizzazione, che interessa circa il 16% del personale di terra, è stata sostenuta con forza da tutti i manager coinvolti e motivata da ragioni industriali evidentemente collegate alla realizzazione di hub nell’aeroporto intercontinentale di Milano».

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