Trasfusione di sangue imposta dal giudice a Legnano: accolto il ricorso dei genitori

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LEGNANO – I genitori si erano opposti a una trasfusione di sangue sulla figlia di dieci mesi per ragioni di fede, ma un magistrato della Procura dei Minori aveva dato il via libera all’intervento, indispensabile per salvare la vita alla piccola, ricoverata all’ospedale di Legnano dopo essere caduta in casa. Il decreto del giudice aveva limitato temporaneamente la responsabilità genitoriale della coppia, entrambi Testimoni di Geova, che hanno fatto ricorso e hanno ora visto accolte le loro ragioni.

La Corte d’Appello sconfessa la Procura dei Minori

Secondo quanto riferisce il quotidiano “Il Giorno” di oggi, domenica 4 ottobre, a un anno dai fatti la Corte d’Appello ha dato ragione ai genitori sostenendo che «il mero dissenso dei genitori alle trasfusioni di sangue in aderenza al credo religioso non può essere posto a fondamento di una valutazione di inidoneità all’esercizio della responsabilità genitoriale». Inoltre, secondo la stessa Corte, la Procura dei Minori non era competente nelle controversie «in caso di dissenso tra genitori e medici sui trattamenti sanitari da praticare ai minori». Nonostante il via libera “forzato” del magistrato, l’ospedale non effettuò comunque la trasfusione nel corso dell’intervento chirurgico, che ebbe esito positivo salvando la vita alla piccola, che nella caduta aveva riportato una grave ferita alla testa.

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