Giudice ordina trasfusione a bimba figlia di testimoni di Geova: salvata a Legnano

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LEGNANO – Un magistrato della Procura dei Minori ha disposto una trasfusione di sangue per una bambina di 9 mesi figlia di testimoni di Geova durante una operazione chirurgica all’ospedale di Legnano. Ne dà notizia il quotidiano Il Giorno. La piccola era caduta in casa lunedì mattina, battendo la testa. Portata dai genitori, entrambi italiani e sulla quarantina, all’ospedale di Gallarate per un controllo, le è stata diagnosticata una commozione cerebrale, con un coagulo di sangue alla testa da rimuovere nel più breve tempo possibile, al fine di evitare complicazioni. Trasferita all’ospedale di Legnano per essere operata, è finita sotto i ferri durante la notte, ma quando si è resa necessaria una trasfusione di sangue durante l’intervento, il padre e la madre si sono opposti, dichiarandosi fedeli al movimento religioso che vieta tale pratica in base al comando biblico di «astenersi dal sangue».

Discussione tra genitori e medici nel cuore della notte, intervengono i CC

Nel cuore della notte – erano circa le 3.00 – si è accesa una discussione tra i genitori e l’équipe di medici che stava operando e sono intervenuti anche i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Legnano. Il personale sanitario ha quindi contattato la Procura presso il Tribunale dei minorenni di Milano per ottenere il via libera alla trasfusione e procedere con l’operazione fino al suo termine. L’intervento è riuscito e la piccola ha superato la fase critica. In un comunicato diffuso nella mattina di oggi, mercoledì 25 settembre, l’ASST Ovest Milanese sottolinea come «a tutela della salute di una minore degente presso l’ospedale di Legnano e visto il perdurante rifiuto dei genitori ad autorizzare le cure necessarie, i medici del presidio ospedaliero hanno provveduto ad informare il Tribunale dei Minori di Milano il quale ha disposto la limitazione della responsabilità genitoriale e il conseguente affidamento della minore al legale rappresentante della struttura ospedaliera limitatamente alle scelte sanitarie da compiere. Questa azienda – conclude la nota – provvede ad assicurare tutti i necessari interventi sanitari volti alla tutela della salute e della vita della minore». 

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