Treno Mendrisio-Varese: 4.700 frontalieri al giorno. Cambiano le abitudini

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VARESE – Sempre più frontalieri preferiscono il treno all’auto. Lo rileva il dossier Pendolaria 2020 presentato oggi 3 febbraio, da Legambiente,  che ogni anno fotografa il servizio ferroviario in Italia sui dati dell’annualità precedente. Dal rapporto si evince che ai lombardi il trasporto pubblico piace e lo utilizzano sempre di più: dal 2011 al 2018, infatti, si è registrata una crescita del 43,4% rispetto al 2009 nel numero di viaggiatori arrivando a quota 802.000 utenti delle ferrovie locali e regionali.

I frontalieri di Varese

La ferrovia Arcisate-Stabio, inaugurata il 22 dicembre 2017, è entrata ufficialmente in funzione il 7 gennaio 2018 e ha una lunghezza complessiva di circa 8,4 km. Si tratta di un nuovo raccordo ferroviario a doppio binario tra la linea ferroviaria Varese-Porto Ceresio e la linea svizzera Stabio-Mendrisio e il raddoppio della tratta ferroviaria Arcisate-Induno Olona. La tratta è dedicata al servizio passeggeri con velocità di tracciato di 100 km/h e tre fermate tra Varese e la Svizzera: Induno-Olona, Arcisate e Gaggiolo.  Le tre stazioni presenti sul tratto italiano furono dismesse contemporaneamente all’inizio dei lavori di riqualificazione nel 2009 e il servizio fu garantito tramite dei bus sostitutivi, fino alla nuova riattivazione avvenuta precedentemente all’inaugurazione. La nuova linea ha una capacità di traffico di 8 treni passeggeri ogni ora per i collegamenti Mendrisio-Varese, Lugano-Malpensa, Como-Varese (cambiando senso di marcia a Mendrisio). Garantisce anche il collegamento Svizzera Occidentale-Svizzera orientale passando da Gallarate.

Diretti a Malpensa

varese mendrisio collegamento malpensaLa Linea S40 è stata poi estesa fino all’aeroporto internazionale di Milano Malpensa (Terminal 1 e 2), aprendo nuove possibilità di collegamento tra il Canton Ticino e l’aeroporto di Malpensa. Il nuovo servizio, oltre a collegare direttamente l’aeroporto a Varese, Mendrisio e Como, permette di raggiungere anche Bellinzona e Lugano, collegate via treno a Malpensa con cambio a Mendrisio (Linee S50 e S10) o a Varese (Linea S50).
I biglietti e gli abbonamenti transfrontalieri consentono di viaggiare tra la Lombardia e il Canton Ticino con un unico titolo di trasporto: in Lombardia hanno validità sui treni regionali (Linee R) e su quelli suburbani di Trenord (Linee S). In Canton Ticino i titoli di trasporto hanno validità su tutti i mezzi che aderiscono alla Comunità Tariffale Arcobaleno (CTA) nelle zone attraversate per raggiungere la stazione di destinazione/partenza.

Allargando lo sguardo…

La Lombardia è infatti una regione ad altissima densità di popolazione, ma soprattutto ad altissima densità di traffico privato: in nessun’altra regione europea con caratteristiche simili è riscontrabile un così alto indice di motorizzazione privata. All’estero, normalmente, quanto più aumenta la densità dell’utenza, tanto più aumenta il ricorso al trasporto pubblico come modalità preferita per gran parte degli spostamenti, rispetto all’uso dell’auto privata. Questo discorso non vale in Lombardia, dove l’uso dei servizi del TPL, non solo dei treni pendolari ma anche dei servizi di trasporto pubblico su gomma, non viene considerato come un’alternativa accessibile. «Il paradosso è che gran parte dei servizi di linea operati da autobus in tutta la Lombardia, pur pesando moltissimo sul bilancio regionale, viaggiano stracolmi negli orari di punti ma poco attraenti o, in alcuni casi, vuoti nel resto della giornata. – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Riteniamo non sia più accettabile che una regione con un bacino di dieci milioni di abitanti sia incapace di valorizzare il sistema del TPL che pure finanzia! Un’incongruenza a cui chiediamo di mettere fine: lo smog si combatte anche rendendo migliore il servizio, stanziando fondi oggi destinati ad infrastrutture inutili come le nuove autostrade, rendendo possibile una vera intermodalità tra mezzi di trasporto. Chiediamo a Regione Lombardia se si vuole davvero continuare così?»

A fronte di questi dati, risulta che la Lombardia si attesta come seconda regione italiana (dopo l’Alto Adige) per investimenti nel trasporto pubblico ferroviario, con l’1,09% del bilancio regionale, per i suoi 1773km di rete ferroviaria e 295 tra stazioni e fermate della metropolitana. Regione e Trenord tra il 2001 e il 2018 hanno acquisito 196 treni, di cui 191 sono già in servizio, mentre i restanti 5 entreranno in funzione nel 2020. Il valore totale per il nuovo piano di acquisto della Regione è di 1,6 miliardi di euro nell’arco del prossimo quindicennio, per un programma complessivo di rinnovo della flotta tramite 100 elettromotrici ad alta capacità, 31 elettromotrici monopiano e 30 automotrici diesel. I nuovi convogli entreranno in servizio tra il 2020 e il 2025.

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