Trent’anni di Liuc. Comerio: «Punto di incontro tra Università, imprese e territorio»

universita liuc trentesimo anniversario

MALPENSA – «Trent’anni fa, è stata un’iniziativa del tutto coraggiosa e visionaria, volta a colmare un vuoto allora presente nel panorama formativo italiano». Oggi la Liuc, Università Cattaneo di Castellanza, è una realtà che attira ogni anno in provincia di Varese migliaia di studenti da tutta Italia e dall’estero. Il trentesimo anno di attività è stato celebrato questa mattina, 28 settembre, all’interno dell’hangar di Sea Prime a Malpensa che ha ospitato l’apertura dell’anno accademico 2021-’22.

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Trent’anni di attività

Con inizio delle attività accademiche nell’ottobre del 1991 e l’inaugurazione dell’allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga, la Liuc Cattaneo raggiunge i suoi primi 30 anni di vita. La sede è prestigiosa e particolare, nella struttura di un complesso industriale, il Cotonificio Castellanza, testimonianza del pionierismo imprenditoriale della Valle Olona, nato intorno al 1830. Ad oggi gli edifici della fabbrica ospitano il Campus dell’Ateneo con aule per 3.000 posti, laboratori, una ricca biblioteca, una Residenza con 385 posti letto, servizi di ristorazione, un vasto parco secolare e una Business School.

Impresa e territorio

«Adesso, dopo 30 anni, la Liuc rimane un punto di incontro tra Università, imprese e territorio», ha detto il presidente dell’ateneo Riccardo Comerio. «Siamo partiti con poco più di 200 matricole nel 1991 e ora abbiamo oltre 1000 nuove immatricolazioni. Siamo un Ateneo che vuole stare al passo coi tempi e recepire i cambiamenti utili allo sviluppo di una società che progredisce».

Comerio ha definito le università luogo di semina di mentalità aperte al cambiamento, istituzioni in cui crescono le donne e gli uomini che dovranno sostenere il Paese e migliorarne le condizioni di vita. «Noi continueremo a fare la nostra parte, ad interagire con gli attori e le istituzioni del territorio e ad assumere una responsabilità specifica di promozione umana e culturale della società stessa. Questa Università continuerà a puntare sulla formazione dei giovani che saranno i manager e gli imprenditori di domani, sulla loro acquisizione di conoscenze, competenze e capacità di “stare al mondo” grazie a quella serie di soft skills che alla Liuc sono un vero e proprio percorso per gli studenti di entrambi i corsi di laurea».
A inizio lavori ha preso la parola Piero Cesare Iametti, membro del Cda della Liuc, che ha portato i saluti del governatore Attilio Fontana.

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Visione internazionale

Secondo il rettore Federico Visconti, anche in Liuc, tocca a chi ha il “privilegio della responsabilità” tener vive intelligenza e volontà, far funzionare pensiero e azione, perseguire i fini istituzionali attraverso i necessari interventi realizzativi. «Lo si è fatto per trent’anni, coltivando sogni, superando difficoltà, conseguendo soddisfazioni, commettendo errori, accumulando esperienza. Lo si farà anche in futuro. Gli scenari del post-Covid non concedono grandi alternative».

Tra i tanti punti di forza dell’Università Cattaneo il Magnifico ha sottolineato l’internazionalizzazione. «La Liuc, già nella visione del comitato ordinatore, mirava a posizionarsi all’avanguardia dei sistemi di formazione internazionali, ispirandosi ai migliori campus mondiali. In termini sintetici, una “Università internazionale di prossimità”. Molta strada è stata percorsa, anche nel contesto della “discontinuità” del lockdown, che ha imposto flessibilità, sperimentazione e soprattutto una sorta di gestione “ad personam” degli studenti in exchange».

Il dono della Seconda Mona

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Questa mattina è stato presentato il medaglione in gesso, con il ritratto di profilo di Carlo Cattaneo, realizzato da Paolo Troubetzkoy, scultore impressionista, che ha vissuto e operato a lungo a Pallanza lasciando molte tracce di sé sul territorio. Omaggiata dallo stesso artista a Secondo e Marina Mona, la scultura è stata ora donata alla Liuc, a beneficio di tutti gli studenti, dalla famiglia Mona, nell’occasione delle celebrazioni per il 30esimo anniversario della fondazione dell’Università. La scultura è catalogata, le altre copie esistenti si trovano ai Musei Civici del Castello Visconteo, a Pavia, e alla Galleria d’Arte Moderna a Milano.

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