«Troppe incognite. Trentin il nostro uomo di punta»

HARROGATE – «Mi aspetto un’Italia che sappia dimostrare di essere squadra in corsa e lottare per una posto sul podio. Quello di domani sarà un Mondiale molto particolare, con molte variabili, pieno di insidie e dove è davvero difficile fare un pronostico». Ivan Basso, vincitore di due Giri d’Italia e oggi al fianco di Alberto Contador alla guida della Polartec-Kometa Continental Team, fa le carte alla Mondiale di domani, domenica 29 settembre e alla nazionale del ct Cassani.

Occhio al meteo

Strade strette e tortuose, 285 chilometri la distanza da coprire e 7 ore di gara. Buona parte scandite dal maltempo. Attenzione alla pioggia e alla basse temperature: «Potranno fare la differenza, poiché quando si sta per sette ore sotto l’acqua, il freddo entra nelle ossa. Fondamentali saranno la gestione del proprio fisico con prolungate condizioni di maltempo e la capacità di conservare energie per il finale. Durante la corsa sarà  fondamentale l’alimentazione. I corridori poi dovranno essere bravi a bere molto. Non semplice quando piove e fa freddo. Ma idratarsi è molto importante, anche nelle condizioni meteo difficili in cui si disputerà la corsa».

Troppe variabili

Pozzanghere e foglie sul percorso sono le altre insidie che dovranno affrontare i corridori. «Vero – continua Basso – in corsa ci saranno tantissime variabili. E ognuna potrebbe essere decisiva. Per questo fare un pronostico non è facile. Diciamo che chi è più bravo a guidare la bicicletta, ovvero gente come Van der Poel, Sagan, Alaphilippe, Evenepoel, spenderà qualche energia in meno rispetto agli altri e e avrà la possibilità di fare la differenza nel finale».

E la nazionale di Cassani?

«L’Italia  conclude Basso – ha un’arma importante da giocare: la capacità degli azzurri di mettersi a disposizione l’uno dell’altro e di aiutarsi. La nazionale di Cassani, che ha in Puccio, Moscon e Visconti la spina dorsale della squadra, ha dimostrato di saper fare gruppo durante la gara. L’uomo di punta è Trentin, 79 gare, 40 volte nei primi dieci e vincitore nell’ultima gara prima del Mondiale, è uno degli uomini più in forma. E’ un corridore esperto, che sa correre e vincere e può dire la sua tra i favoriti alla vittoria finale. Ma attenzione anche a Colbrelli».

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