Turbigo parte attiva di Cittaslow, la rete internazionale delle città del buon vivere

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TURBIGO – Il presidente del Consiglio comunale di Turbigo, Gianni Roveda (nella foto) è stato confermato nel coordinamento internazionale di Cittaslow. Roveda rappresenterà ancora, come accade da qualche anno, la città sul Naviglio e condividerà esperienze e progetti con i colleghi delle Cittaslow di tutto il mondo. Ieri, sabato 17 ottobre, nell’assemblea generale dell’associazione a Orvieto (Terni) il consigliere turbighese ha presentato il bilancio di cinque anni di progettazione su Turbigo e sulle nuove generazioni e ha condiviso i risultati, gli obiettivi ancora da raggiungere, le strategie per migliorare la condivisione e la progettualità, sia con tutte le componenti della comunità locale (cittadini, scuole, associazioni, commercianti) sia con gli stakeholder esterni (fra cui il Parco del Ticino e la rete italiana Cittaslow) con cui costruire un progetto di vita condiviso. «Personalmente – commenta il sindaco, Christian Garavaglia – sono molto soddisfatto del lavoro svolto nell’ambito Cittaslow e fiero che Turbigo possa continuare a svolgere un ruolo da protagonista in questo gruppo di città del buon vivere».

Migliorini (Asolo) nuovo presidente dell’associazione

A Orvieto, come presidente della rete internazionale che raggruppa 266 città di 30 Paesi e aree territoriali del mondo è stato eletto a stragrande maggioranza il sindaco di Asolo (Treviso), Mauro Migliorini. Raccoglie il testimone da Stefano Parisi e rimarrà in carica tre anni, rinnovabili. Eletto anche il nuovo Comitato di coordinamento internazionale di Cittaslow, composto da rappresentanti dei seguenti Paesi: Spagna, Germania, Austria, Polonia, Francia, Italia, Turchia, Corea del Sud, Belgio, Norvegia, Canada, Taiwan, Regno Unito, Portogallo, Cina e Cipro Nord. Fra questi nominativi il presidente nominerà il comitato di presidenza, una sorta di “giunta esecutiva” che lo affiancherà nel suo operato. Nel suo discorso di insediamento il sindaco veneto ha posto in stretta relazione le linee programmatiche del suo mandato con la nuova attualità di questi tempi, dominata dall’emergenza Covid-19. «Viviamo in un momento storico particolare – ha detto Migliorini – a causa della pandemia da Coronavirus che ha colpito e sta colpendo, dove più, dove meno, tutte le nostre comunità. I nostri princìpi, le radici di Cittaslow, possono essere risposte concrete, tangibili e percorribili contro l’incertezza e le incerte coordinate delle paure del tempo che viviamo: l’equilibrio tra uomo e uomo; tra uomo e ambiente; tra uomo e natura; tra uomo e società e via dicendo».

«Ecco come superare l’emergenza Covid»

Fra le linee guida tracciate dal neo presidente di Cittaslow International, le politiche energetiche e ambientali, la promozione delle fonti energetiche rinnovabili, la salvaguardia e tutela della biodiversità; poi le politiche infrastrutturali: l’accessibilità ai servizi medici, l’abbattimento delle barriere architettoniche, le piste ciclopedonali. Quindi le politiche per la qualità urbana: piani di valorizzazione dei centri urbani, conservazione del paesaggio e recupero delle aree verdi, promozione dell’urbanistica sostenibile, valorizzazione e tutela delle piccole botteghe identitarie, dei prodotti locali e dei piccoli produttori locali. Fra le priorità anche le politiche agricole, turistiche e artigianali e le politiche per l’ospitalità: formazione alla buona accoglienza, itinerari slow, educazione alla salute, tecniche partecipative, formazione degli adulti. Infine la coesione sociale: dall’associazionismo alla politica partecipata, all’inclusione. Nuove sfide che attendono i Comuni “slow” di tutto il mondo sono state individuate nell’agroecologia, la rigenerazione urbana, la costruzione del capitale sociale e nell’ecocivilizzazione. «Solo così – è un altro passo del discorso di insediamento – potremo competere non con la quantità, ma con la qualità. Le Cittaslow oggi più che mai incidono nella quotidianità e propongono progetti post Covid-19 come “vaccino della modernità”».

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