
GALLARATE – L’ormai unico residente contrario alla realizzazione del nuovo collegamento stradale tra le vie Indipendenza e Bertacchi ha messo in campo gli avvocati per fermare l’opera, la cui importanza è dimostrata dal finanziamento di Regione Lombardia da 250mila euro. L’amministrazione comunale ha ascoltato tutti, ha valutato ogni soluzione alternativa, ma ora ha preso la sua decisione. «La strada si farà». Lo dicono il sindaco Andrea Cassani (Lega) e Aldo Simeoni (Forza Italia), presidente della Commissione Lavori pubblici.
Il Comune non si ferma
«Quest’opera verrà fatta, e lo confermo, perché è un’esigenza dei cittadini che pagano le tasse e che tramite una raccolta firme ci espressero la necessità di poter far arrivare i mezzi di soccorso davanti alle loro case», spiega il sindaco. La nuova strada risolverà infatti un problema che si trascina da anni. Proprio lì morì un uomo per le difficoltà dei mezzi di soccorso a raggiungere la sua abitazione e più di recente i vigili del fuoco non riuscirono ad arrivare sul luogo di un incendio.
L’alternativa proposta dai contrari, ovvero quella di sfruttare l’imbocco su via Boschina, secondo Cassani è infattibile. «Innanzitutto perché il diametro è ridotto, e poi una volta giunti in via Boschina ci si troverebbe a ridosso di un pericoloso strapiombo». E conclude: «Io posso capire le istanze della famiglia contraria e il motivo delle loro perplessità. Capisco meno gli altri soggetti che si aggregano. La petizione che fu fatta per avere la nuova strada fu firmata quasi esclusivamente dai residenti della zona, mentre la petizione dei contrari raccoglie ora adesioni da chi vive altrove e non ha un interesse diretto su via Indipendenza».
La petizione
Ancora più diretto è Simeoni. «L’unica petizione che conta è quella dei residenti, sottoscritta da oltre cento famiglie». La raccolta firme dei contrari, oltretutto, non conta più di nove nomi. Un numero così esiguo di persone, che nemmeno vive in quella zona, può esprimere il volere della popolazione? «Non è gente che abita lì», ribadisce l’esponente di Forza Italia. «In via Indipendenza sono tutti favorevoli tranne uno e in consiglio comunale ha votato a favore anche una parte delle opposizioni. Di che cosa stiamo parlando? Io portai il progetto in Commissione più di un anno fa perché ci fu un morto e la gente chiede la strada. E’una questione di sicurezza per centinaia di famiglie».
L’interesse generale, secondo il presidente della Commissione Lavori pubblici, deve prevalere («e prevarrà») sulle rimostranze del singolo. «Oltretutto – conclude – stiamo aprendo una strada demaniale già disegnata sui mappali. La recinzione è stata autorizzata nel 1990 dall’allora assessore Edoardo Guenzani? Non lo metto in dubbio, ma negli anni le cose possono cambiare e ora andiamo a rimuoverla. Rispetto a 3o anni fa in quella zona oggi ci vivono centinaia di persone e la viabilità non è più idonea a garantire la loro sicurezza».
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