Uomini e donne in corteo a Busto: più di 500 fiaccole contro la violenza di genere

BUSTO ARSIZIO – Uomini e donne in marcia per il centro di Busto per dire, tutti insieme, “basta!” alla violenza di genere. Sono più di 500 le fiaccole accese e almeno 800 le persone che hanno partecipato all’iniziativa. In corteo un serpentone dal “muro” delle opere contro la violenza sulle donne di viale Piemonte (piazza mercato) fino alla panchina rossa di piazza Trento e Trieste. Dove la coordinatrice di E.va Odv Cinzia Di Pilla “gela” tutti con un dato choc: ben «30 casi giunti al centro antiviolenza negli ultimi 15 giorni», ma anche «la ripresa del trauma e del terrore» tra le donne prese in carico, sull’onda della tragedia di Giulia Cecchettin. Segno che la battaglia va combattuta tutti insieme.

Uomini e donne insieme

Doveva essere una marcia di soli uomini, ma alla fine in corteo ci sono anche tante donne. «Tutti insieme, tutta la comunità, uomini e donne senza distinzioni, contro la violenza sulle donne, è un messaggio bellissimo» proclama l’assessore alla famiglia di Regione Lombardia Elena Lucchini, che attende il corteo all’arrivo. Il sindaco Emanuele Antonelli, che ha ideato l’iniziativa, ringrazia tutti coloro che hanno partecipato e dato una mano, ma «il ringraziamento maggiore va a E.va Odv – le parole del primo cittadino – abbiamo la fortuna di averle sul territorio, è un vanto. E siamo partiti dal muro di Amnesty International dove c’è il numero di telefono di E.va che in questi anni ha salvato tante vite». E se il sindaco rilancia l’appello agli uomini, a «denunciare quando le donne non hanno il coraggio», l’assessore all’inclusione sociale Paola Reguzzoni è ancora più esplicita: «Quando vediamo qualcosa che non va, non giriamo la testa come è successo nei recenti episodi, ma segnaliamo alle forze dell’ordine, ai servizi sociali, ai centri antiviolenza. Anche a Busto ci sono donne che subiscono abusi nel silenzio».

Fiaccole in marcia

In prima fila ci sono le due fasce tricolori del “padrone di casa” Emanuele Antonelli e del. sindaco di Somma Lombardo Stefano Bellaria, l’europarlamentare Isabella Tovaglieri, l’assessore all’inclusione sociale Paola Reguzzoni, la coordinatrice del centro antiviolenza di E.va Odv Cinzia Di Pilla con la presidente Emilia Barni. E poi una nutrita anche la rappresentanza di assessori – tutti presenti, nessuno escluso – e consiglieri comunali, di maggioranza e opposizione. Più di 500 le fiaccole distribuite dal Motoclub SS33 Sempione e dalla Protezione civile, che hanno offerto la loro collaborazione per la parte logistica. A sorvegliare la camminata le pattuglie e gli agenti della Polizia locale, mentre erano presenti anche i rappresentanti del Commissariato di Polizia e dell’Arma dei Carabinieri.

Le donne all’arrivo

All’arrivo, in piazza Trento e Trieste – dove dal 25 novembre c’è la panchina rossa con il numero di telefono di E.va Odv – ad attendere il corteo ci sono le rappresentanti di Regione Lombardia, l’assessore alla famiglia Elena Lucchini e l’assessore alla cultura Francesca Caruso, insieme alle donne dell’amministrazione comunale, la presidente del consiglio comunale Laura Rogora, la vicesindaco Manuela Maffioli e l’assessore all’educazione Daniela Cerana. Con molte altre donne. Alla fine si conteranno un migliaio di presenze complessive per la manifestazione, che può dirsi decisamente riuscita.

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