Uyba: Velasco non si tocca. Ipotesi doppio incarico, Egonu a Busto

SIRENE AZZURRE PER IL MAESTRO

doppio incarico

BUSTO ARSIZIO – Il maestro è il maestro, Egonu è Egonu, la Uyba è la Uyba, ma le Olimpiadi sono le Olimpiadi. Che Julio Velasco non fosse un personaggio qualunque nello sport lo sapevano e lo sanno tutti. Che venisse già corteggiato e persino richiesto sin dai primi giorni della sua avventura alla Uyba un po’ meno. Dopo il flop della spedizione italiana alla Volley Nations League e ai recenti Campionati Europei, culminati con la “non convocazione” di Egonu al torneo preolimpico, la panchina del cittì Mazzanti appare più che traballante, per non dire segnata. E fra i nomi da subito accostati per un’eventuale successione tecnica, quello di Velasco è già finito sulla bocca di tutti. Anche perché la stessa Egonu (impossibile pensare ad una Nazionale senza Paola) è stata vista in questi giorni proprio all’Arena e-Work di Busto Arsizio.

L’antefatto: fatal staffetta

L’Italia partiva nel novero delle favorite alla competizione continentale, ma alcune scelte di coach Mazzanti non hanno convinto. Lasciare a casa sin dall’inizio Monica De Gennaro è stata una decisione difficile (anche se Fersino si è ben disimpegnata); la gestione di Caterina Bosetti rivedibile (a posteriori una banda con le sue caratteristiche avrebbe fatto comodo eccome alle azzurre); e soprattutto la staffetta Antropova-Egonu non ha convinto nessuno, specie per la gestione di Paola che, dopo il duro faccia a faccia col cittì, non prenderà parte alle qualificazioni olimpiche.

Lo status quo

Tra pochi giorni parte il torneo preolimpico. Si tratta di tre gironi che qualificheranno due squadre a testa, alle quali si aggiungeranno le cinque migliori del ranking mondiale (cercando di favorire i continenti non rappresentati) e la Francia ospitante. L’Italia è inserita in un girone di ferro a Lodz con le padrone di casa della Polonia e gli USA, oltre a Thailandia, Germania, Sud Corea, Slovenia e Colombia. In una situazione normale, le azzurre sarebbero le favorite, ma con uno spogliatoio esplosivo e senza la sua miglior giocatrice il rischio è dietro l’angolo. Attenzione: nel ranking l’Italia è attualmente sesta e presumibilmente solo l’Africa non avrà rappresentanti da queste qualificazioni. Tra le nazioni che precedono le azzurre, molte si qualificheranno direttamente e pertanto appare difficile pensare ad un’Italia esclusa da Parigi 2024.

Mazzanti più là che qua

L’attuale allenatore azzurro, dopo la rottura con Egonu, appare un uomo solo al comando, se non con i giorni contati. Il torneo preolimpico conterà tanto nella decisione della Fipav: un altro fallimento sancirebbe una fine già nell’aria, anche perchè i margini per ricomporre i rapporti con le escluse paiono ridotti al lumicino. Una qualificazione diretta invece potrebbe cambiare le valutazioni, anche se andrebbero chiariti i tantissimi punti oscuri degli ultimi mesi, a cominciare ovviamente dal caso Egonu.

Velasco verso il doppio incarico?

In questi giorni il nome del tecnico bustocco è circolato e circola con insistenza tra i papabili candidati ad una possibile sostituzione di Mazzanti. Velasco ha però un progetto triennale con Busto e la Federazione, allo stato attuale, non prevede il doppio incarico tra nazionale e club. Ma le circostanze potrebbero favorire un cambiamento normativo che sembra sempre più inevitabile, oltreché al passo coi tempi. Ma c’è già un primo però: il maestro Julio ha nel suo contratto una clausola rescissoria per potersi liberare in caso di una chiamata dalle nazionali. La parola data, però, conta eccome per un uomo che su questi valori ha fondato la sua carriera e la sua credibilità.
Ma c’è anche un secondo però: nella bacheca di Velasco, tra i mille trofei esposti, manca “solo” l’oro olimpico. Anche con la generazione di fenomeni, il miglior risultato fu l’argento di Atlanta 1996, con l’Italia sconfitta dai Paesi Bassi ai vantaggi del tie break nonostante la presenza di veri fenomeni come Giani, Gardini, Zorzi, Cantagalli e Bernardi (atteso a Busto venerdì alle ore 18 con la sua Novara). Un’Italia al femminile a ranghi completi e con il maestro a bordo campo alzerebbe sicuramente l’hype.

E la Uyba?

Preoccupata ma fino a un certo punto. La dirigenza di via Maderna osserva e monitora l’evolversi della situazione, ma esclude, sicuramente per questa stagione, l’addio in corsa di Velasco. Del resto le nazionali come sempre vanno in “letargo” da ottobre a maggio per lasciare spazio ai campionati nazionali. Quindi nulla lascia pensare ad un ribaltone, almeno per questo campionato. Anche se, ad alimentare certi rumors azzurri, per certi versi inevitabili quando si ha a che fare con personaggi di tale calibro e portata mediatica, ci si è messa, suo malgrado, la stessa Egonu, fattasi vedere alla e-work Arena. Ovviamente Paola era presente per salutare semplicemente l’amica Giuditta Lualdi, ma la presenza di Velasco, con cui l’opposta di Milano si è intrattenuta, ha fatto il resto, con Busto ritornata crocevia della pallavolo che conta.

Uyba Velasco tocca – MALPENSA24