Vaccini a domicilio a Castellanza: grazie a medici in pensione e volontari

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CASTELLANZA – Un’alleanza strategica tra medici di medicina generale, amministrazione comunale, personale sanitario in pensione e Protezione Civile per garantire le vaccinazioni a domicilio alle persone over 80 fragili allettate di Castellanza che non possono recarsi ai centri vaccinali. Così dal prossimo sabato 10 aprile inizieranno le vaccinazioni porta a porta anche grazie al supporto dei medici in pensione e dei volontari.

Lavoro di squadra

Nelle scorse settimane, tutti i medici in servizio a Castellanza si sono incontrati con il sindaco, Mirella Cerini, e il vicesindaco, Cristina Borroni, per definire l’organizzazione delle vaccinazioni a domicilio. A seguito di tale incontro sono state definite le modalità operative e il contributo di ciascuno dei presenti.

Molte difficoltà

«Siamo riusciti a mettere in atto una macchina organizzativa tra medici e amministrazione ben oliata e già rodata in sede di vaccinazioni antinfluenzali», ha dichiarato la dottoressa Daniela Nasuelli, referente dei medici di via Veneto. Che aggiunge: «Studiare una concreta organizzazione logistica non è stato facile a causa delle numerose questioni pendenti lasciate in sospeso da Ats Insubria, ma grazie al coinvolgimento del personale volontario siamo fiduciosi nella buona
riuscita del progetto».

Grazie ai volontari

L’amministrazione comunale si è resa disponibile a contattare alcuni medici castellanzesi in pensione che si sono immediatamente resi disponibili a offrire il loro supporto. Sono stati inoltre messi a disposizione due volontari civici operanti presso i Servizi Sociali: un giovane e un’infermiera in pensione. Anche la Protezione Civile darà il suo supporto per il ritiro dei vaccini presso la farmacia indicata da Ats e la consegna ad ogni medico di medicina generale delle dosi richieste.

I medici per l’occasione hanno stabilito un coordinatore comune che si occupi di effettuare un ordine unico cumulativo dei rifornimenti e definito le giornate in cui effettuare le sedute vaccinali. Inoltre, essi si impegneranno a contattare personalmente i propri pazienti per fissare l’appuntamento.

Clima di collaborazione

«Sono soddisfatta del clima di collaborazione che si è creato e di poter così garantire ai cittadini più fragili, un servizio fondamentale e importantissimo», ha commentato il primo cittadino. «Penso sia un’esperienza che permetta di riscoprire l’importanza della medicina e della sanità territoriale – continua l’assessore alle Politiche sociali Borroni – sulla quale mi auguro si torni ad investire sia in termini di risorse che in termini organizzativi».

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