M24 TV – In prima linea contro il Covid con i dg delle Asst Sette Laghi e Valle Olona

lonate direttori generali asst

LONATE POZZOLO – Un guerra. La battaglia contro il Covid è stata paragonata a un conflitto bellico. E come ogni guerra c’è una linea difensiva e una trincea. Che in questa pandemia sono rappresentate dagli ospedali e dal sistema sanitario. E sono stati proprio i direttori generali Gianni Bonelli dell’Asst Sette Laghi ed Eugenio Porfido dell’Asst Valle Olona, ospiti dell’approfondimento settimanale di Malpensa 24 Tv, a portarci virtualmente in prima linea. Ovvero negli ospedali del nostro territorio, dove un anno fa il virus ha sorpreso tutti, costringendo l’imponente macchina sanitaria a mettere in campo quella che si definisce riconversione dei reparti, ma che è stata una vera e propria rivoluzione.

Riconversione e rivoluzione

Per ben due volte nell’arco di 12 mesi le aziende sanitarie e tutti i presidi ospedalieri hanno messo in campo una vera e propria guerra di trincea, andando a recuperare giorno dopo giorno spazi ospedalieri da destinare ai pazienti Covid. «Per la prima volta – hanno spiegato i due dg per rendere l’idea della mole di lavoro messo in campo – ci siamo trovati costretti a superare la visone ospedaliera strettamente legata alle specialità. I nostri ospedali, ovvero tutto il personale medico, infermieristico e amministrativo hanno lavorato con un obiettivo imposto dalla realtà e condiviso per necessità: arginare l’ondata dei contagi e curare gli ammalati».

Ricoveri, vaccini e personale

Un anno tremendo, complicato. Con lunghi periodi dove nemmeno si vedeva la luce in fondo al tunnel. E con due ondate. In mezzo alle quali il Covid ha concesso una tregua sul fronte contagi, ma non agli ospedali. Perché nei mesi in cui il virus sembrava avesse smesso di mordere «la macchina sanitaria è stata riprogrammata di nuovo per riprendere la normale attività».

Bonelli e Porfido, oltre ad aver fatto il punto della situazione sui ricoveri, «al momento c’è un sostanziale equilibro tra chi entra in ospedale per Covid e chi viene dimesso perché guarito», hanno anche invitato tutti a non abbassare la guardia. La strada è lunga e i vaccini, «necessari, fondamentali, anzi indispensabili», non sono però una via d’uscita immediata.

I dg poi hanno toccato l’annoso problema della carenza di personale medico e infermieristico. Problematica che il Covid ha posto quale problema da risolvere e non più rinviabile. «Anche se – hanno spiegato – in tal senso sono state aperte finestre importanti sotto il profilo delle assunzioni». La doppia intervista è firmata da Andrea Della Bella.