Stress psicofisico, sindacati lanciano allarme per dipendenti Asst Sette Laghi

Sindacati in presidio davanti all'Ospedale di Circolo di Varese lo scorso marzo

VARESEAsst Sette Laghi ha annunciato la scorsa settimana il piano per i posti letto durante il periodo estivo. Sull’argomento si esprimono i sindacati, secondo cui il personale non viene tutelato come dovrebbe. Nella lunga nota firmata da sei diverse sigle vengono poi affrontati altri aspetti, tra cui la questione dei parcheggi per i dipendenti dell’Ospedale Del Ponte e viale Monterosa.

«Le nozze coi fichi secchi»

Il comunicato a firma di Fp Cgil, Fp Cisl, Uilfpl, Nursing Up, NurSind e Cisal prende il via dalla questione del piano dei posti letto varato dall’azienda per l’estate 2022.

Il piano della ASST dei Sette Laghi per la gestione dei posti letto durante il periodo estivo non è un documento di pianificazione delle attività. È semplicemente un ordine burocratico.. Il compito di un qualsiasi Direttore sarebbe quello di programmare le attività, tenendo conto delle reali condizioni dell’Azienda. Invece, come è stato evidenziato più volte, è uso alla ASST dei Sette Laghi fare proclami sui giornali, aggiungendo anche qualche elemento di troppo a giustificazione delle affermazioni fatte. Non si tratta di far lavorare di più i dipendenti, cosa che già avviene normalmente e a cui nessuno si è mai sottratto. Il problema è che il Direttore mette in campo delle decisioni che non tengono conto del fatto che il personale – elemento fondamentale di qualsiasi attività sanitaria – andrebbe tutelato in quello che è uno degli aspetti fondamentali, ovvero il recupero psicofisico, le ferie!! Questo non accade e lo dimostrano i racconti dei lavoratori: i periodi di ferie concessi sono di due settimane (quando si riesce e solo grazie al sacrificio dei colleghi che restano a coprire i turni) e non di tre settimane come afferma il Direttore. Inoltre, giusto per non farci mancare nulla, iniziano in alcuni settori i turni di dodici ore. Prendendo ad esempio un antico detto popolare, è come fare le nozze con i fichi secchi. Senza affrontare il problema della carenza di personale.

Il bando per le ambulanze

«La Asst dei Sette Laghi – continua la nota – è un gigante con dei sintomi evidenti di malattia cronica, le cui cause però non possono essere ascritte a coloro che ogni giorno con spirito di sacrificio “tirano e spingono la carretta”». I sindacati affrontano poi altri temi in merito alle scelte organizzative dell’azienda, come il bando di gara per l’esternalizzazione del trasporto dei pazienti con le autoambulanze. Un bando, sottolineano i sindacati, «da poco giunto alla quarta versione in due anni, nonostante fosse stato battezzato da Villa Tamagno non più di sei mesi addietro come il modello vincente, nasconde una corsa spasmodica alla ricerca di soluzioni che puntualmente dimostrano l’incapacità nella gestione di servizi efficienti e coerenti con i bisogni».

Casa della comunità e parcheggi

Quindi la Casa della Comunità di Varese, che sorgerà in viale Monte Rosa. «Il luogo meno adatto per una struttura di questo tipo», è il commento. «Per non parlare poi dell’ultima vicenda in ordine di tempo, quella relativa alla decisione di non avere la notte sull’automedica in servizio a Luino il medico rianimatore. A tutto questo si aggiunge il mai risolto problema dei parcheggi per i dipendenti dell’Ospedale del Ponte e della sede di viale Monte Rosa, questione che al momento ha determinato da parte dell’Azienda la somministrazione ai lavoratori di un questionario sul come si recano al posto di lavoro, aspetto a quanto pare oscuro al Direttore Generale».

La chiusura

La nota si chiude con un invito alla società civile.

Più volte le Organizzazioni Sindacali hanno evidenziato i problemi che le decisioni della attuale Dirigenza aziendale provocano al funzionamento dei servizi sanitari. La Asst dei Sette Laghi per quello che è e per quello che rappresenta dovrebbe essere sempre sotto la vigile attenzione non solo delle Organizzazioni Sindacali ma anche delle Associazioni e degli Enti Locali. È forse il momento che tali espressioni della società civile e delle istituzioni, insieme alle Organizzazioni Sindacali, trovino una sintesi che vada oltre l’analisi e la critica alle singole decisioni prese dalla Dirigenza della Asst dei Sette Laghi.