Fare rete, Its e vaccinazioni: le linee guida di Confartigianato per rilanciare Varese

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VARESE – Creare nuove reti tra imprese, puntare sugli Its e attuare una campagna vaccinale che sia in grado di tutelare il tessuto produttivo. Fattori di competitività da promuovere e, come ha spiegato oggi, giovedì 25 febbraio, il presidente di Confartigianato Varese Davide Galli, temi cruciali da affrontare in questo particolare momento storico per un rilancio del territorio: «È il momento di ridurre le parole e avviare azioni concrete per sostenere l’economia e le aziende: servono soluzioni e servono subito».

«La forza delle Pmi sta nella collaborazione»

«È necessario che le imprese non siano lasciate sole ad affrontare i problemi del quotidiano e quelli con cui si dovranno confrontare per pianificare la tenuta e lo sviluppo in prospettiva futura. Dobbiamo creare reti, occasioni di incontro, confronto e condivisione. La “solitudine del fare” non risponde alle esigenze del nostro tempo, la forza delle Pmi sta sempre di più nella collaborazione».
Dopo il lancio della comunità Ipe (Imprese di Provata Eccellenza), Galli ha annunciato una novità che ne è la diretta conseguenza: il sito www.impreseterritorio.org, portale pensato per le aziende con lo sguardo rivolto all’interazione, all’ascolto e al dialogo.
L’iniziativa ha avuto un’accelerazione nell’anno del Covid quando l’associazione, e la società di servizi Artser, sono arrivati a gestire fino a 57mila telefonate in un mese, a cui vanno aggiunti i contatti attraverso le piattaforme digitali. «È un segno del bisogno non solo di risolvere un problema ma anche di avere un punto di riferimento al quale appoggiarsi». A impreseterritorio.org si affiancherà, il portale asarva.org, hub che Artser ha dedicato ai servizi per le imprese: cambierà architettura, funzionalità e capacità di fornire risposte.

«Le prime a dover credere negli Its sono le aziende»

«Il secondo elemento strategico riguarda le competenze, che spesso le imprese non riescono a trovare sul mercato. Anche in questo caso c’è la soluzione»: il richiamo del premier Draghi al rafforzamento degli Istituti tecnici superiori, e gli annunciati investimenti che a essi verranno destinati, «richiedono un’attenta presa di coscienza». Per il 57,8% degli imprenditori il fattore principale nel mismatch di competenze con i propri collaboratori sta nella sottoqualificazione tecnico-scientifica, che deve essere colmata dalla formazione permanente o dai giovani. «Le prime a dover credere negli Its sono le aziende, sia di piccole che di grandi dimensioni», ha spiegato il presidente di Confartigianato Varese. «Non possiamo rimanere alla finestra aspettando che gli Its ci vengano incontro; dobbiamo interagire con loro, sollecitarli a seguire le nostre richieste, credere nelle professionalità che riescono ad esprimere».

La mobilità del futuro

«Gli Its già oggi attivi in provincia hanno corsi funzionali per le nostre imprese. Penso alla mobilità alternativa come a un’ulteriore evoluzione, per cui ci sono già ottime basi di partenza in Red Academy e Mobilità Sostenibile. Come ha dimostrato lo studio presentato con The European House Ambrosetti nel novembre scorso, la direzione che potremmo imboccare per offrire margini di riqualificazione a molte aziende del settore, e un’identità industriale al nostro territorio, è proprio quella della mobilità avanzata (ibrida, a idrogeno, elettrica)».
Confartigianato Varese guarda con attenzione anche al progetto “Varese green, hub per la ricerca e formazione per la mobilità sostenibile” con il quale il Comune di Varese ha partecipato e vinto il bando nazionale Italia City Branding 2020. «Uniamo le forze, non facciamone una questione di campanilismo: creare poli di formazione tecnica avanzata dedicati alla mobilità del futuro può diventare per la provincia una formidabile arma di marketing territoriale, attorno al quale far maturare l’interesse di nuove imprese a scegliere il Varesotto come propria area di insediamento».

Strategia vaccinale e tessuto produttivo

L’ultimo nodo da sciogliere riguarda le vaccinazioni e rimanda a tre segnali poco confortanti: la curva di nuovo ascendente dei ricoveri ospedalieri a Varese, la riconferma della fascia rossa per Viggiù e l’esplosione dei contagi a Brescia. «Come presidente e imprenditore sono molto preoccupato: è arrivato il momento di adottare una strategia vaccinale più efficace, che tuteli il tessuto produttivo. Siamo stati una barriera contro il virus; potremmo, magari incanalandole nella rete della medicina del lavoro, essere un enzima per le vaccinazioni. Non possiamo camminare ancora per molto a passo rallentato: guardiamo ai casi di Gran Bretagna e Israele che, a fronte di vaccinazioni massive, stanno riavviando le attività. Ciò farà correre alcuni Paesi e le rispettive imprese, divaricando la forbice della competitività: quanto più larga sarà, tanto più renderà difficile alle nostre sfidare il mercato. Sarà un tema sul quale non indietreggeremo con spunti, approfondimenti e facendo sentire la nostra voce su impreseterritorio.org».

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