Valerio Mariani (Pd): «A Busto soldi solo dai governi di centrosinistra»

busto valerio mariani

BUSTO ARSIZIO – «Se il sottopasso di Sant’Anna non verrà realizzato non è certo colpa del governo. I soldi, infatti, sono nel bilancio di Palazzo Gilardoni da anni e sono stati destinati non certo da un governo di centrodestra. Insomma per fare le cose, più che ministri e sottosegretari del territorio, serve un’amministrazione concreta e con le carte pronte quando occorrono. E sull’opera tanto attesa dal quartiere di Sant’Anna mi pare che non sia esattamente così». Valerio Mariani, presidente del consiglio comunale e anche esponente storico del Partito democratico prende posizione sui timori «infondati» del sindaco Emanuele Antonelli. Il dem bustocco, sulla rappresentanza territoriale, è in piena sintonia con il senatore varesino Alessandro Alfieri.

Paura di che?

Mariani non ci sta alla tattica del sindaco Antonelli. Ovvero quella di sventolare lo spauracchio di un governo di centrosinistra e la mancanza di rappresentanza territoriale per nascondersi dietro al fatto che in città ci sono progetti che non sono ancora partiti e che non si sa nemmeno quando (e se) partiranno. E il suo dissenso nasce da una serie di esempi concreti. «Siamo seri – dice il presidente del consiglio – A Busto, negli ultimi anni, chi ha destinato soldi per la nostra città sono stati i governi di centrosinistra. C’è voluto Matteo Renzi, affinché venisse concretizzata la riqualificazione della stazione delle Ferrovie dello Stato. Questione seguita dall’ad di Fs Renato Mazzoncini, con la realizzazione dei lavori e la messa a disposizione di un’area per il parcheggio da 300 posti».

Mariani poi smentisce anche il fatto che la costruzione del sottopasso di Sant’Anna sia legata alla differente colorazione politica di chi comanda Roma rispetto a Palazzo Gilardoni. «La verità è un’altra – continua –  ovvero che sulla progettazione dell’opera l’amministrazione bustocca è piuttosto indietro. Nonostante se ne parli da decenni e i soldi da Roma siano già stati destinati e arrivati. Io ricordo che di quel collegamento si discuteva già ai tempi del sindaco Luigi Rosa. Allora fu l’onorevole Luca Volontè a spendersi per il territorio».

Le mani avanti

Insomma il sospetto è che il primo cittadino, dopo aver pigiato il piede sull’acceleratore dando per scontato l’imminente avvio dei lavori, ora abbia messo le mani avanti. «Cosa che ci sta anche – dice Mariani – ma l’errore del sindaco è di aver posto la questione sul piano del colore politico, quando non è così. Se l’amministrazione fosse pronta quell’opera potrebbe partire. Invece da quanto so si sta ancora discutendo sulle aree e sugli espropri da fare. Diciamo quindi che è una questione di efficienza della macchina amministrativa. E di bravura di chi amministra. Che conta ed è spesso decisiva, più della medesima colorazione politica, quando ci sono finanziamenti da portare sul territorio. Anche perché se contassero solo le affinità di partito o di coalizione Busto e l’intera provincia, con il precedente governo Conte e con tanti rappresentanti del territorio avrebbe dovuto avere un “trattamento” di favore. Cosa che non mi pare sia accaduta».

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