In provincia di Varese 18mila nuovi positivi. Disagi e attese, Ats fa chiarezza

Ats positivi Varese

VARESE – Il 2022 si apre all’insegna di un nuovo picco di contagi da Covid in provincia di Varese. I dati della settimana a cavallo tra il 2021 e il nuovo anno fotografano infatti una situazione che è ancora di forte crescita. Oltre 18mila i nuovi positivi registrati dal 29 dicembre al 4 gennaio. Ats Insubria ha voluto inoltre fare chiarezza su tutte le tappe del contact tracing, rimarcando l’invito alla popolazione affinché vengano inseriti sempre dati corretti per evitare disagi e ritardi al sistema. Una macchina complessa in continuo aggiornamento per recepire le nuove disposizioni che ciclicamente giungono da Regione e Governo.

Aumento del 126%

Nella settimana dal 29 dicembre 2021 al 4 gennaio 2022 sono stati 18.130 i nuovi positivi in provincia di Varese. Un incremento del 126% rispetto agli 8.023 della settimana precedente (22-28 dicembre). La percentuale di positività dei tamponi è salita dal 14 al 26,4%, mentre il tasso di incidenza dei nuovi positivi ha superato quota 2000 casi ogni 100mila abitanti (2031 per la precisione), contro gli 899 della scorsa settimana. Il dato dei nuovi positivi è molto più alto rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre conforta quello relativo agli ospedalizzati, molto più bassi rispetto a fine 2020 – inizio 2021. L’indice Rdt continua la sua corsa verso l’alto, mentre per quanto riguarda le fasce di età quella più colpita è sempre la fascia 25-49 anni (quasi 12mila positivi in tutta la Ats nella settimana dopo Natale). In calo gli under 17 in concomitanza con la chiusura delle scuole per il periodo di festa.

Ats positivi Varese

La sfida amministrativa

Quindi Ats Insubria si è soffermata sulla complessità dell’attuale fase dal punto di vista di gestione della pandemia. «Siamo passati dall’emergenza sanitaria alla sfida amministrativa – ha detto Elena Tettamanzi, responsabile Epidemiologia e Medicina Ambientale, Flussi Informativi – è tutto un susseguirsi di documenti che vanno aggiornati e rivisti tra diversi attori (Asst, Ats, Regione e Ministero), che hanno gestionali da integrarsi con numeri elevatissimi». Una situazione complessa in cui è fondamentale che ogni tassello vada al proprio posto: per questo Ats Insubria ha voluto sottolineare l’importanza di inserire dati sempre corretti. I disagi che si sono verificati nelle ultime settimane avevano alla base informazioni sbagliate o incomplete. «In tutta l’Ats abbiamo avuto 30mila nuovi positivi – ha sottolineato il direttore sanitario Giuseppe Catanoso – è un problema legato alla numerosità: se anche solo una persona su 100 sbaglia a indicare il numero di telefono poi si creano situazioni problematiche da gestire. Abbiamo inoltre individuato alcuni laboratori e farmacie che non avevano inserito i dati nel flusso regionale: questo ha creato dei disagi». L’invito ai cittadini in caso di problemi è quello di rivolgersi ai medici di medicina generale, che sono costantemente in contatto con Ats, e non al call center, le cui linee sono sovraccariche per le migliaia di richieste che giungono giornalmente. Per questi motivi Ats ha voluto fare chiarezza illustrando nel dettaglio le tappe del contact tracing, con le relative competenze da parte di Ats e degli altri soggetti.

Le tappe del contact tracing

Primo tampone diagnostico positivo

I dati vengono inseriti in fase di accettazione (numero di telefono, codice fiscale ecc)

  • Medico di Medicina Generale
  • Laboratorio Analisi
  • Centro Tamponi Asst (Ospedale)
  • Farmacia

Ats non esegue tamponi e non compila schede anagrafiche

Provvedimenti

I soggetti positivi ricevono il provvedimento da Ats al numero di telefono (o mail) indicati e registrati in fase di accettazione per il tampone. Se i dati sono mancanti o errati Ats non è in grado di raggiungere il soggetto a cui spedire il provvedimento – si attiva la squadra recupero numeri di telefono o la Polizia locale

  • Per essere presi in carico da Ats tutti i tamponi devono essere registrati sul sistema regionale da parte del laboratorio o medico o farmacia che effettua e processa il tampone
  • I test rapidi fai-da-te non hanno valore diagnostico in quanto non somministrati da personale sanitario e non validati al pari di quelli delle farmacie, studi medici, laboratori, ecc…

Tampone di fine isolamento

Con l’sms del positivo il soggetto riceve anche il link di prenotazione del tampone. Le agende e gli slot per l’esecuzione dei tamponi sono di gestione Asst (Ospedale) o di laboratori privati. Il traffico e le code sono di gestione degli uffici di polizia Locale e Comuni in collaborazione con il punto tamponi Asst (Ospedale). Ats non esegue tamponi, non definisce la capienza delle agende (competenza Asst-Ospedali), non regolamenta il traffico stradale e le code di auto in attesa. Regione Lombardia sta indirizzando le Asst (Ospedali) ad un incremento degli slot disponibili sulla base del numero dei casi positivi e che necessitano un tampone per la guarigione.

Guarigione

Solo in seguito all’arrivo del tampone negativo nei tempi previsti dalla normativa vigente Ats può emettere il provvedimento di guarigione che comporterà l’emissione o la riattivazione del green pass da parte del Ministero.

Attori e competenze

  • Tampone: Asst (Ospedale), altri laboratori, farmacie ecc..
  • Provvedimento di avvio isolamento: Ats
  • Provvedimento di guarigione (fine isolamento): Ats
  • Provvedimento di avvio quarantena ai contatti: Ats
  • Green pass: Ministero

La campagna vaccinale procede

Infine un punto sulla campagna vaccinale, con le terze dosi che costituiscono la maggior parte delle somministrazioni attualmente effettuate. Dal 20 dicembre al 3 gennaio sono state somministrate più di 130mila dosi in provincia di Varese, di cui oltre 114mila sono appunto booster. Negli ultimi giorni è stata aumentata l’offerta vaccinale sul territorio, e il tempo di attesa medio per la prenotazione del vaccino è di una settimana. Non c’è ancora una data ufficiale per l’apertura dell’hub vaccinale al casermone di Gallarate, ma potrebbe trattarsi già della prossima settimana. L’attività inizierà con poche linee con l’obiettivo di monitorare anche la situazione logistica degli accessi dopo i problemi che si sono verificati in questi giorni con l’operatività del solo hub tamponi. Le linee saranno successivamente incrementate per arrivare a regime entro inizio febbraio. Infine da Ats per voce del direttore del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria Paolo Bulgheroni giunge l’invito ad aumentare le misure di distanziamento sociale vista la maggior contagiosità della variante Omicron. «Da un metro è consigliabile passare a 1,5-2 metri. Si raccomanda inoltre l’utilizzo della mascherina FFP2 in maniera diffusa».

Ats positivi Varese