Hub tamponi di Gallarate, secondo giorno di delirio viabilistico

GALLARATE – Se i disagi di ieri potevano essere imputabili a una serie di coincidenze imponderabili o sottovalutate, due giorni consecutivi di delirio viabilistico attorno all’hub tamponi di Gallarate (ed entro fine gennaio anche centro vaccini) fanno emergere la necessità di intervenire per risolvere problemi di accesso all’ex Casermone dell’Aeronautica che appaiono strutturali. 

Lunghe code

La mattinata di oggi, 4 gennaio, è stata uguale se non peggiore a quella di ieri. «Avevo appuntamento per il tampone alle 11, sono le 12.45 e sono ancora in coda in macchina in attesa», ci scrive dalla sua auto una lettrice che aspetta ancora di poter varcare l’area militare. «E non sto per niente bene». La sua testimonianza potrebbe essere identica a quella degli altri automobilisti, a centinaia, incolonnati lungo viale Milano (direzione Busto Arsizio) o all’uscita della superstrada 336. 

I rimedi

E dire che la giornata era iniziata sotto i migliori auspici. L’entrata in funzione di 6 linee per i tamponi (ieri erano prima 2 e poi 4) e la presenza di una pattuglia della polizia locale a monitorare la circolazione fuori dall’ex Casermone sembravano essere rimedi sufficienti per evitare una seconda giornata di passione. E invece dopo le 9.30 il traffico è cominciato ad aumentare fino al blocco totale, con l’apice raggiunto attorno a mezzogiorno con le auto praticamente ferme lungo tutto viale Milano. Il problema appare evidente: quando le auto incolonnate per entrare al Casermone raggiungono la rotonda del Prenatal, il traffico va in tilt perché le persone in attesa del tampone vanno a ostacolare chi dall’area commerciale di Madonna in Campagna transita per altri motivi, personali o di lavoro. E’ proprio su questo punto che Ats, Comune, Esercito e Asst si stanno confrontando. Perché quando verranno attivate le linee vaccinali si aggiungeranno altre 5mila auto al giorno. E se già ora è la paralisi, a quel punto sarà una vera emergenza.

Hub tamponi di Gallarate, code e polemiche. Traffico in tilt

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